PESCARA – Un’Italia Under 21 bella a vedersi ma che spreca molto, tenendo i giochi qualificazione aperti: la Svezia è surclassata sul piano del gioco, non su quello del risultato. L’1-0 che matura all’Adriatico di Pescara costringe gli azzurrini a recarsi a Kalmar con il pass per la fase finale di Euro 2013 ancora da strappare, nonostante una notevole prestazione di squadra che però non basta per mettere in archivio la pratica. Inevitabile ripensare a quel che accadde due anni fa, quando il 2-0 rifilato alla Bielorussia dalla selezione allenata all’epoca da Gigi Casiraghi non fu sufficiente in vista del ritorno: martedì prossimo servirà una partita di livello.
Mangia sceglie il 4-4-2, con Insigne e Saponara sulle corsie e il tandem Immobile-De Luca in avanti: è proprio quest’ultimo a sprecare la prima occasione, esitando al momento della battuta dopo un break griffato Florenzi. È il 17′ quando l’Italia sblocca. Punizione dal limite, Insigne la calcia sopra la barriera, impegnando Johnsson: la sfera scende, l’estremo svedese calcola male il rimbalzo e lascia lì il pallone, sul quale si fionda Immobile in tap-in mancino per il vantaggio. La risposta della Svezia arriva subito. L’Adriatico trattiene il respiro al 19′: un cross da oltre 40 metri su palla inattiva viene trasformato in un pericolo dall’uscita avventata di Bardi, che smanaccia in extremis rischiando la papera. Sugli sviluppi del corner Pettersson gira di testa a rete, Florenzi allontana sulla linea con il tacco.
L’Italia è padrona del campo, al 24′ Insigne viene pescato da una sventagliata di Marrone. L’esterno napoletano premia la sovrapposizione di Frascatore, cross teso su cui Jansson sfiora l’autogol, mettendo in angolo: cross dalla bandierina per la testa di Capuano, schiacciata alta. Passano tre giri d’orologio e gli azzurri mettono in piedi l’azione più bella del match. Insigne verticalizza per Immobile, traversone preciso per De Luca che fa da sponda aerea per l’accorrente Marrone: destro al volo dal limite, fuori di un soffio. Altra occasione al 28′: un pallone rubato da Florenzi scatena un 4 contro 2 guidato da Insigne, il 10 azzurro sbaglia il momento dell’assist ai 20 metri. Sussulto scandinavo alla mezz’ora: Hamad per Ashik, destro bloccato da Bardi. L’attaccante di origini siriane sfiora il gran gol al 36′: conclusione violentissima dal limite, cuoio che lambisce il palo. La frazione si chiude con un bel tiro a giro di Insigne, fuori di un nulla.
In avvio di ripresa i ritmi imposti dall’undici di Mangia sono notevolmente più bassi: gli azzurrini amministrano il vantaggio, cercando di affondare senza scoprirsi troppo. Immobile e Insigne cercano la porta da fuori area, è l’esterno del Napoli ad andarci più vicino, prima di sprecare la chance del 2-0. Cross dell’ottimo Frascatore, Johansson buca e l’ex pescarese si trova solo in area: sinistro dal vertice dell’area piccola, il diagonale è troppo schiacciato e si spegne sul fondo. Mancano oltre 20 minuti ma è l’ultimo brivido di una partita che nel finale si trascina fra mille imprecisioni: resta il rammarico per l’Italia, costretta a giocarsi tutto nel match di ritorno pur avendo potuto chiudere con un risultato ben più ampio la sfida odierna.
“Meritavamo di più, abbiamo creato parecchie situazioni per dilagare ma non ci siamo riusciti”. Devis Mangia esalta la partita della sua Italia ma non nasconde il rammarico per uno scarto che doveva essere superiore all’1-0. “La prestazione è positiva, dispiace per gli errori al momento dell’ultimo passaggio e della conclusione: andiamo lì a giocarci con fiducia la gara di ritorno. Ci è sempre mancato qualcosa nelle fasi decisive, mi interessava comunque la prova di squadra ed è arrivata. La Svezia è ordinata, compatta e sa metterti in difficoltà con la palla lunga: riconquistare il possesso e ripartire non è mai semplice”.
Il gol al ritorno a Pescara ha un sapore speciale per Ciro Immobile, che ha esultato sotto la tribuna centrale mimando il gesto della culla: subito svelato l’arcano. “Diventerò papà ed è una bella emozione, ci tenevo a dedicare il gol alla mia ragazza che mi sta riservando la gioia più grande della mia vita”. Il centravanti del Genoa la pensa come Devis Mangia sull’andamento del match. “C’è mancata cattiveria sotto porta, il mister ce lo aveva già detto durante l’intervallo: andiamo a Kalmar consapevoli di giocarcela, non abbiamo paura della Svezia, se la squadra scenderà in campo come sa potrà vincere”.
Il tabellino:
Italia (4-4-2): Bardi; De Sciglio, Capuano, Caldirola, Frascatore; Saponara (14′ st Rossi), Marrone, Florenzi (37′ st Viviani), Insigne; Immobile (31′ st Gabbiadini), De Luca. (Colombi, Sampirisi, Romagnoli, Longo). All.: Mangia
Svezia (4-4-2): Johnsson; M. Johansson, Jansson, Pettersson, Demir; Hamad, Hiljemark, J. Johansson, Claesson; Ishak, Armenteros (25′ st Jonsson). (Sandberg, Baffo, Ohman, Allansson, Rohden, Thern). All.: Ericson
Arbitro: Soares (POR)
Rete: 17′ pt Immobile
Ammoniti: Demir per gioco falloso, Gabbiadini per simulazione, Bardi per perdita di tempo
Recupero: 0 e 2′