ROMA – La ricetta del Governo per il pubblico impiego passa attraverso l’incentivazione dei prepensionamenti nella pubblica amministrazione in modo tale da favorire i giovani. Lo ha rivelato il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, secondo cui una soluzione potrebbe essere quella di «una sana mobilità obbligatoria».
Per quanto riguarda il numero degli esuberi tra gli statali, il ministro si è limitato a dire che 85 mila è «un numero e una terminologia assolutamente sbagliata e distorta anche rispetto al piano Cottarelli». «L’idea sarà quella di provare ad avere uscite, anche con prepensionamenti», ha spiegato nel dettaglio aggiungendo che in questo modo si aiuterebbero i giovani «ad entrare nella p.a.». Il ministro ha aggiunto: «Io penso a una sana mobilità obbligatoria, laddove il rispetto è quello del diritto del lavoratore, laddove non ci siano degli ostacoli burocratici».
Immediata la reazione dei sindacati alle parole del ministro: «Se la ministra Marianna Madia vuole cambiare verso rispetto agli anni bui della controriforma Brunetta, siamo disponibili a dargli una mano – dice Rossana Dettori, segretaria generale della Fp-Cgil Nazionale – Ma non ci dica che non c’è tempo per confrontarsi sulla riforma della pubblica amministrazione. È una posizione paternalistica che stride con la sua giovane età. Per altro una posizione fortemente sbagliata». Intanto, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti mette in guardia da facili ottimismi sulla ripresa: «Il 2014 – ha detto – sarà ancora un anno di grande sofferenza, la dinamica dell’occupazione continuerà a essere molto pesante, è la coda della crisi».
Sul fronte fiscale, invece, il Ministro ha sottolineato che «la scelta per l’aumento di 80 euro in busta paga resta quella annunciata da Renzi, ovvero un intervento sull’Irpef e sulle detrazioni da lavoro dipendente». Secondo il responsabile delò dicastero di via Flavia, «le ipotesi che circolano» su un bonus in busta paga, «sono ricostruzioni dei giornali». Sempre a maggio, ha aggiunto il Ministro, «le imprese pagheranno il 14% in meno e ad utilizzare questo vantaggio sarà circa l’80%. Noi abbiamo predisposto l’atto perché questo avvenga a maggio», ha concluso Poletti.