AVEZZANO – C’è anche l’Abruzzo implicato tra i provvedimenti restrittivi della seconda tranche dell’inchiesta della Dda di Roma denominata Mafia Capitale. Si tratta di una donna, Pierina Chiaravalle, 30enne di Avezzano gia’ coinvolta nel primo grande troncone nel quale erano state coinvolte 38 persone. La giovane aveva beneficiato degli arresti domiciliari. La Chiaravalle veniva definita “tra le persone piu’ prossime all’operativita’ del sodalizio” e “di elevata pericolosita’ sociale”.
Alla 30enne, stretta collaboratrice di Salvatore Buzzi, uno dei principali indagati, la Procura romana addebita il reato di corruzione aggravata “dall’aver agito al fine di agevolare l’associazione mafiosa”. Il nuovo provvedimento restrittivo sempre degli arresti domiciliari e’ stato notificato questa mattina alla Chiaravalle che sta scontando la detenzione domiciliare.
Nell’inchiesta e’ coinvolto anche Carlo Maria Guarany, collaboratore di Buzzi nella cooperativa 29 Giugno. Per lui la misura restrittiva e’ stata notificata al carcere di Lanciano dove si trova gia’ recluso per i fatti legati alla prima fase di indagini.