CARSOLI – Prima la picchia e poi spara anche al figlio, 20enne, fortunatamente non raggiungendolo. Tutto questo a causa di una lite con la moglie per motivi di gelosia. Poi il proiettile, calibro 22, finisce la sua corsa all’interno di un pensile della cucina.
E’ quanto verificato dai carabinieri di Carsoli intervenuti a seguito di una telefonata di emergenza giunta alla Centrale Operativa della Compagnia di Tagliacozzo da parte di una donna di nazionalita’ albanese 44enne abitante a Villa Romana di Carsoli. L’immediata perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire la pistola occultata nella sala da pranzo e detenuta irregolarmente, utilizzata per l’esplosione del colpo.
Inoltre, nei locali adibiti a cantina, sono state rinvenute altre 5 pistole, di cui 2 modificate artigianalmente e con matricola abrasa risultate oggetto di furto denunciato nel 2013, vari caricatori, circa 70 proiettili di diverso calibro, 4 armi bianche. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. L’uomo, che in passato era stato già denunciato per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi, è ora accusato di tentato omicidio in danno del figlio, ricettazione, detenzione di arma clandestina e alterazione di armi. E’ stato tradotto presso la casa circondariale di Avezzano a disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria.