ANCONA – Bilancio pesante nelle Marche causa maltempo. Due persone sono morte per le violenti piogge cadute sulla regione e dove ci sono decine di persone evacuate dalle loro case e molte strade chiuse sono state chiuse a causa di frane e smottamenti. A causa del maltempo oltre mille gli interventi dei vigili del fuoco non solo nelle Marche, la regione più colpita, ma anche in Toscana e Umbria.
Le due vittime erano entrambe della provincia di Pesaro Urbino. Si tratta di un 70/enne, precipitato dal tetto della sua fabbrica mentre controllava le coperture, e di un uomo che, in zona Monte Cerignone, è finito con la sua auto in una pozza d’ acqua; in un primo momento era riuscito ad abbandonare l’ abitacolo, ma non ce l’ha fatta a salvarsi. Una ragazza ha rischiato la vita, a Roccafluvione (Ascoli Piceno), essendo stata travolta con la sua auto nella notte da una grossa frana; una volta riuscita ad uscire dall’auto è stata poi trascinata via da una massa di terra e fango; c’è voluta la gru per tirarla fuori dal pantano, alle 6 del mattino.
Intanto, il porto internazionale di Ancona sta riaprendo alle manovre di attracco e partenza delle navi, dopo lo stop imposto ieri dal maltempo. Il vento non supera i 20 nodi, e le previsioni meteomarine sono discrete. A causa di mareggiate e la salsedine che rendono scivolosi i binari disagi, si registrano ritardi – fra i 20 e 25 minuti – sulla linea ferroviaria Adriatica fra Ancona e Rimini.
A Trieste è tornata a soffiare la bora: le raffiche hanno raggiunto nella notte la velocità di 125 chilometri orari. Numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco, impegnati a rimuovere rami spezzati e controllare tetti e cornicioni danneggiati. Problemi per il vento anche in altre aree del Friuli Venezia Giulia.
Prima neve in Sardegna, sui monti della Barbagia all’interno dell’isola, colpita anche da pioggia e vento. Permangono le tratte saltate o in ritardo per i collegamenti navali, a causa delle condizioni del mare. A Cagliari questa mattina non è giunta la nave da Civitavecchia, che ieri sera non ha lasciato lo scalo laziale, e la partenza è quindi ritardata di 24 ore. Traghetti bloccati ieri in quasi tutti i porti sardi. I venti di burrasca dovrebbero allentarsi in serata e consentire una ripresa delle tratte. Dal porto di Olbia oggi alle 9, con 12 ore di ritardo, è partita la Moby per Livorno. Mentre continua a esser sospeso il traghetto Santa Teresa di Gallura-Bonifacio (Corsica), in mare le onde sono alte alcuni metri.
Disagi in molte zone della Toscana a causa del forte vento che ha iniziato a soffiare fin dalle prime ore di stamattina. Lo comunica la Regione Toscana. Sui crinali appenninici, come informa la Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione civile regionale, si sono toccate raffiche fino a 120 km/h. I traghetti da e per l’Isola del Giglio sono fermi dalle ore 17 di ieri pomeriggio a causa delle forti mareggiate