PESCARA – Non resta che fare la conta dei danni dopo la violentissima grandinata e il violento nubifragio che ieri hanno duramente colpito la costa abruzzese e le aree interne provocando danni, feriti e allagamenti in numerose zone. Su tutta la costa abruzzese pioggia e chicchi di grandine grossi come arance hanno flagellato edifici, mezzi di trasporto, ferito almeno 50 persone e causato danni ingenti.
Questa mattina il sindaco Carlo Masci ha incontrato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, per concordare le iniziative necessarie atte ad avviare una interlocuzione con il governo centrale per il riconoscimento dello stato di calamita’.
Intanto, ieri il governatore Marsilio, ha scritto alla presidenza del Consiglio dei ministri e al capo dipartimento della protezione civile al fine di valutare una successiva richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. I sindaci di diversi Comuni chiedono anche lo stato di calamità naturale.
A Pescara il maltempo, dalla tarda mattinata al pomeriggio di ieri strade rotte, disagi alla viabilita’, tetti e auto danneggiate, finestre spaccate, parabrezza e vetri infranti. In due parcheggi, quello dell’ospedale civile e quello interrato di via Ferrari, completamente allagati, sono intervenuti i sommozzatori, nel timore che qualcuno si trovasse nelle auto .
Il sopralluogo del Nucleo subacquei dei carabinieri di Pescara nel parcheggio dell’ospedale ha dato esito negativo. Nel parcheggio di via Ferrari, ampio circa 3 mila metri quadrati, le attivita’ di svuotamento dell’acqua e di verifica sono ancora in corso.
All’ospedale di Pescara l’acqua ha invaso il piano terra della struttura ed e’ stato necessario fermare l’attivita’ delle sale operatorie, poi riaperte dopo circa due ore di stop. Sempre ieri, e’ tornata operativa la farmacia, che era stata chiusa a causa degli allagamenti. Le cucine, dopo la sanificazione, torneranno in funzione oggi. In azione, oltre al personale comunale e delle forze dell’ordine e del soccorso, anche 15 associazioni di volontariato territoriali (8 associazioni regionali e 7 comunali) coordinate dal Centro operativo comunale.