PESCARA – Tragedia al porto di Pescara. Un pescatore ha perso la vita dopo che il suo peschereccio, a casa del maltempo, si è rovesciato ed è affondato. Si tratta di Christian dell’Osa, di 40 anni, proprietario dell’imbarcazione. Ancora tutta da ricostruire la dinamica dell’accaduto. Con tutta probabilità l’incidente sarebbe stato causato dalle avverse condizioni del mare.
Con lui erano a bordo altri tre membri dell’equipaggio che sono stati salvati e trasportati in ospedale per ulteriori accertamenti. Dei tre, due si sono ripresi e il terzo, un cittadino eritreo, Girmai Teklay di 26 anni, è in gravissime condizioni avendo ingerito molta acqua. E’ ricoverato per sindrome da annegamento ed ora si trova nel reparto di Medicina con una prognosi di venti giorni. Gli altri due feriti, Fabrizio Silvestri, 36 anni, e Andrea Giannetti, di 21, hanno avuto una prognosi rispettivamente di dieci e tre giorni ma sono stati dimessi. Al porto si sono raggruppati familiari e colleghi del pescatori e si attende l’arrivo del sostituto procuratore della Repubblica di turno.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi della guardia costiera, della polizia e della guardia di finanza, che hanno svolto congiuntamente le operazioni di recupero. In una nota la Capitaneria di porto, che si e’ occupata dei soccorsi insieme alla Polmare, spiega che l’allarme e’ pervenuto da due persone che hanno intravisto, vicino l’imboccatura sud del porto di Pescara, una piccola imbarcazione scomparire in mare. Alle ricerche dei naufraghi hanno preso parte tre motopescherecci locali. Sono in corso gli accertamenti finalizzati a stabilire le cause del naufragio.