L’AQUILA – E’ servita una conferenza stampa per spiegare i punti salienti della visita del premier Gentiloni in Abruzzo. Sul fronte delle emergenze nel Centro Italia, se sul piano dei danni del terremoto l’Abruzzo incide per il 10%, rispetto ad esempio al 60% delle Marche, sul versante del maltempo, dissesto idrogeologico compreso, la nostra Regione incide per il quasi 65%.
Un dato questo tenuto di buon conto dal Governo Centrale, in particolare dal Premier Paolo Gentiloni che ieri, facendo seguito alle assicurazioni fatte nella recente visita a Teramo, ha garantito al presidente D’Alfonso e alla sua delegazione composta, tra gli altri anche dal sottosegretario Mazzocca, l’impegno ad una copertura aggiuntiva, rispetto a quanto già stabilito nella delibera dello scorso 20 gennaio, a partire dall’ordinanza della Protezione Civile Nazionale, specifica per l’Abruzzo, unica Regione a beneficiarne, nella quale si indica un tempo di massimo 90 giorni per giungere ad una quantificazione dettagliata dei danni su una stima approssimativa di 873 interventi.
Il numero potrebbe però salire, per un totale non inferiore ai 144 milioni di euro. “C’è poi un piano ad hoc per la viabilità minore con particolare dedizione alla Provincia di Teramo – spiega D’Alfonso – interventi per i danni dell’agricoltura e per le piccole imprese del commercio e del turismo oltre ad una dotazione di risorse umane di 35 figure specializzate, due per ogni Comune più colpito, oltre ad ulteriori 4 per le Province. E’ stata anche assicurata – spiega ancora il presidente D’Alfonso – una procedura snella già validata dall’Anac, mentre è ormai entrato nella tradizione amministrativa il ristoro ai danni diretti al Patrimonio privato, fino a due anni fa non era contemplato, mentre il prossimo obiettivo sarà quello di assicurarci anche il ristoro ai danni indiretti.”