
L’AQUILA – Il Pd torna sulla vicenda della mancata elezione al Colle di Franco Marini. “In una situazione politica così incredibilmente critica bisogna tentare di superare le polemiche interne al partito regionale e provinciale, in quanto è sotto gli occhi di tutti l’errore della conduzione delle trattative per la elezione del presidente della repubblica da parte della nostra dirigenza nazionale”. E’ stato chiaro quindi il segretario provinciale dell’Aquila Mazzetti.
“Non si deve pertanto alimentare una polemica locale, che vuole mettere necessariamente contro due nostri dirigenti, quando il punto in questione non riguarda i rapporti personali ma una diversa valutazione sulle scelte della dirigenza nazionale. L’ex presidente Franco Marini e’ risultato vittima di un accordo politico, non accettato da molti nostri parlamentari, che indubbiamente avevano gia’ precedentemente segnalato un forte contrasto circa le modalita’ e la scelta dell’accordo prima della sua ratifica. Per questo – rileva il segretario – e’ necessario rispettare anche le legittime scelte della senatrice Pezzopane, che ha manifestato pubblicamente, in sintonia con molti iscritti, il suo dissenso ad una candidatura espressione di un indirizzo politico non condiviso e non un giudizio sulla persona. Personalmente ritengo inammissibile il comportamento di alcuni parlamentari, che in occasione del nome di Prodi, in assemblea del Gruppo all’unanimita’ lo hanno sostenuto e poi con il voto segreto hanno deciso di bocciarlo. Ora pero’ – conclude Mazzetti – dobbiamo essere molto attenti a quello che accadra’ nelle prossime ore per dare un senso a tutta l’energia e al lavoro che noi base abbiamo dedicato al Pd e che con ogni mezzo vogliamo difendere”.
Sulla stessa linea anche le Democratiche dell’Aquila, solidali con Stefania Pezzopane, che nello stesso tempo lanciano un appello alla pacificazione e al confronto costruttivo. “Sono giorni bui per la Democrazia – dicono – ed e’ urgentissimo ragionare in senso costruttivo. In questo contesto amarissimo e complesso per il Paese e per la Democrazia accade che il dolore e la rabbia per lo ‘spettacolo’ indecente offerto dal Parlamento scateni ‘cacce alle streghe’. Nel ribadire l’assoluta e urgentissima necessita’ di rinnovamento nella qualita’, per il bene delle persone e dei territori, riteniamo ingiusti e pretestuosi – dicono le democratiche – gli attacchi subiti in queste ore dalla senatrice Stefania Pezzopane che ha espresso, come sua abitudine, con assoluta chiarezza e trasparenza la propria posizione. Riteniamo che la candidatura al colle di Franco Marini sia risultata debole sin dalla sua proposta e non, sia chiaro, per rinnegare la caratura politica di uno dei padri fondatori del PD, ma semplicemente perche’ vissuta, da tanti, come un ‘no’ a quel rinnovamento chiesto a gran voce dalla maggioranza degli italiani e da larga parte della base PD”.
Anche il capogruppo del partito in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro ha detto che occorre “rovesciare la logica del PD, che da partito ‘romano’ deve diventare partito ‘del territorio'”. Lo ha sottolineato questa mattina in un intervistato in diretta da Maurizio Belpietro nel corso della rubrica “La telefonata”, andata in onda su Canale 5. D’Alessandro ha ribadito il suo punto di vista, gia’ delineato in un’altra intervista apparsa sul quotidiano “Libero”. “Sono stati i franchi tiratori – ha puntualizzato – a generare la grande intesa istituzionale, che si sarebbe dovuta avere con la candidatura al Colle di Franco Marini. Con l’ultima versione, pero’, abbiamo avuto solo le larghe intese, ma senza Marini e senza Bersani. Un vero capolavoro, un autentico suicidio”. Il Capogruppo ha rilanciato la necessita’ di avviare una nuova fase per il PD, aperta alle migliori espressioni che il partito ha sul territorio: da Matteo Renzi al Sindaco di Bari Michele Emiliano, dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti a quello della Basilicata Vito De Filippo, fino al Presidente dell’Anci Graziano Delrio. “Solo in questo modo – ha concluso D’Alessandro – potremo recuperare il rapporto con i cittadini, che da sempre ha rappresentato la vera forza del PD”.