PESCARA – E’ stato rinviato al 30 ottobre prossimo, per difetto di notifica a due societa’ imputate, il processo riguardante la realizzazione della S.S. 81 (Mare-Monti), che conta tra gli undici imputati l’attuale presidente della Regione Luciano D’Alfonso, e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto. D’Alfonso, che e’ accusato di falso e truffa, e’ imputato in qualita’ di ex presidente della Provincia di Pescara. Il rinvio si e’ reso necessario per consentire la notifica della citazione a giudizio alle due societa’, le cui posizioni sono state oggi riunite al procedimento principale.
Nel corso della prossima udienza si dovrebbero affrontare le questioni preliminari e ammettere le prove richieste dalle parti. Le altre persone imputate sono il progettista della strada Carlo Strassil, arrestato il 19 aprile 2010; l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, responsabile del procedimento (coinvolto nell’inchiesta sulla cricca del G8 della Maddalena); Valeria Olivieri, commissario straordinario; Cesare Ramadori, del cda della Toto; Paolo Lalli, direttore dei lavori; Michele Minenna, dirigente Anas; Angelo Di Ninni, incaricato dalla Provincia di Pescara di valutare l’incidenza ambientale della variante. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione, truffa aggravata, falso ideologico, concussione. Per l’accusa l’appalto sarebbe stato stravolto per renderlo vantaggioso per l’impresa Toto.