PESCARA – “Abbiamo fatto i compiti a casa e firmeremo ad horas il Masterplan con il Premier Renzi”. Lo ha assicurato, questa mattina, a Pescara, in Regione, il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, in apertura della conferenza stampa di presentazione degli investimenti inseriti nel Masterplan e relativi alla citta’ di Pescara ed al suo sistema urbano.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ed i consiglieri regionali Luciano Monticelli, delegato ai Progetti speciali, ed Alberto Balducci. Tra gli inteventi piu’ significativi si segnala il finanziamento di 15 milioni di euro a beneficio della portualita’ di Pescara “per fare in modo che questa infrastruttura si tolga definitivamente dalla sua condizione di invalidita’ civile”.
Uno stanziamanto, rientrante nei fondi FSC, che si aggiunge ai 3 milioni 500 mila euro gia’ appaltati. Inoltre, sono disponibili 15 milioni di euro aggiuntivi per realizzare l’allungamento dell’asse attrezzato fino al porto di Pescara. “In questo modo – ha commentato D’Alfonso – cancelleremo l’anomalia di non vedere collegato questo importante asse viario ai porti di Pescara ed Ortona”. Il sedime di risulta che verra’ occupato e’ lo spazio a sinistra della recinzione dell’area demaniale in direzione del porto.
“La Regione – ha aggiunto il Presidente – si fara’ anche carico, attraverso una logica di concordato, di demolire le baracche esistenti lungo via Andrea Doria che beneficera’ di una pulizia ad alzo zero”. Un altro importante investimento, pari a 5 milioni 500 mila euro, riguarda la Citta’ della Musica, giunta al 90 per cento della sua realizzazione edificatoria, ed al Museo del Mare. Ben 12 milioni di euro sono destinati, invece, alla valorizzazione delle aree di risulta.
“Mi aspetto – ha ipotizzato D’Alfonso – che la citta’ faccia stalking nei confrontri della Regione sia in relazione alla preparazione dei progetti che a quella delle procedure. Qui auspico una convergenza di tutte le forze politiche: centrodestra, centrosinistra ed anche dei pentastellati”.
Il potenziamento della connessione tra la citta’ di Pescara e l’aeroporto d’Abruzzo attraverso il ferro rappresenta, poi, un altro dei punti qualificanti del Masterplan cosi’ come si punta, attraverso il rafforzamento (previsti 10 milioni di euro) del tracciato ferroviario, tra Pescara e Chieti Scalo, per far decollare il sistema trasportistico dell’intera area metropolitana e delle zone limitrofe.
Il depuratore di Pescara sara’ reso piu’ efficiente grazie ad un intervento finanziario pari a 4 milioni di euro. “C’e’ bisogno di piani dettagliati – ha spiegato – e di controlli rigorosi sulle procedure”. Sono previsti, inoltre, interventi orizzontali per circa 200 milioni di euro riguardanti l’intero territorio abruzzese per il riordino del sistema delle acque sia in entrata che in uscita.
“Sono disponibili – ha assicurato il Presidente – anche risorse adeguate per fare in modo che la mobilita’ ciclistica, anche attraverso sistemi di incentivazione fiscale, possa diventare una scelta da ‘jihad’, cioe’ la mobilita’ di trasporto preferita dai cittadini.
ma non è tutto oro quel che luccica, almeno secondo il centrodestra: “Ritardi, confusione e tante chiacchiere: potremmo sintetizzare cosi’ il cammino controverso del Masterplan, tanto caro al presidente D’Alfonso. Intorno al documento si registrano infatti continui cambiamenti che stanno causando pesanti ritardi e generando troppa confusione: si e’ passati dagli interventi previsti dalla Delibera di Giunta n.1084 (22/12/2015) a quelli contenuti nella n.1135 (31/12/2015) poi corretti con la n.229 (19/04/2016)”. E’ quanto dichiarato dal capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri nel corso di una conferenza stampa a Pescara.
“Questa metamorfosi – sottolinea Sospiri – punta alla parcellizzazione delle risorse in prima istanza per redimere le diatribe interne alla maggioranza (vedi il caso Pietrucci) e in secondo battuta per realizzare interventi spot sul territorio ai soli fini propagandistici. Ma uno strumento prezioso come il Masterplan non puo’ essere ridotto a mezzo per la ricerca del consenso elettorale nel quale oltretutto le questioni minori prevalgono sulle vere priorita’ della nostra regione. Per quanto riguarda il balletto delle cifre – prosegue il consigliere regionale – in questi mesi abbiamo ascoltato numeri roboanti ma la realta’ e un’altra: l’unica parte finanziata del Masterplan e’ relativa ai fondi FSC 2016-2017 e ammonta a 138 milioni di euro, che tra l’altro sono quasi integralmente eredita’ dal Governo Chiodi, sui quali abbiamo gia’ perso 5 mesi.
Siamo convinti che nei prossimi anni non ci saranno altre linee di finanziamento di tale entita’ e l’Abruzzo non puo’ permettersi di sprecare tempo e risorse, per questo siamo convinti che bisogna concentrarsi sulle questioni importanti come il dissesto idrogeologico che resta una vera e propria emergenza intorno alla quale pero’ questo governo regionale sta producendo solo chiacchiere.
Basti pensare – prosegue Sospiri – che tra la Delibera 1135 e la 229 i fondi certi messi a disposizione per la difesa del nostro territorio sono scesi da oltre 8 milioni a 2 milioni (su una stima di necessita’ di oltre 63 milioni). Non dimentichiamo poi che nel corso del 2015 era stato previsto il reimpiego delle risorse Fsc ‘liberate’ al fine di finanziare 87 interventi in materia di dissesto, ebbene come avevamo sottolineato copertura finanziaria non c’era e a oggi tutto e’ sospeso”. Mauro Febbo, presidente della Commissione di Vigilanza ha sottolineato come per D’Alfonso questo Masterplan rappresenti la “panacea di tutti i mali attraverso la quale tamponare i moti di ribellione all’interno della maggioranza.
In questi mesi inoltre abbiamo assistito al balletto delle cifre con il totale degli interventi lievitato da 1 miliardo e 300 milioni fino al miliardo e 500 milioni dell’ultima versione restando inspiegabilmente invariati Fsc programmato (753.100.000) e Fsc 2016/2017 (138.500.000), gli unici certi!”.