CHIETI – Era originario di Brindisi ed era iscritto all’università di Chieti. Il giovane, di 33 anni, è stato arrestato dal personale del compartimento di polizia postale Abruzzo di Pescara per detenzione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. In una perquisizione nella sua abitazione, che condivideva con altri studenti a Chieti, la polizia ha sequestrato personal computer e dei supporti informatici che erano stati nascosti in scatole per biscotti: esaminando questo materiale sono stati scoperti quasi 70 video e 2.700 immagini.
La polizia parla di video con “titoli inequivocabili” e spiega che le foto riguardavano tutti bambini e avevano contenuto pedopornografico. Nel computer, invece, era installato un software (peer to perr di Emule) che consente il file sharing di materiale. L’arrestato ha ammesso di aver usato proprio quel programma per scaricare immagini e filmati pedopornografici. Le indagini hanno preso il via dopo una segnalazione. A disporre l’arresto è stato il gip Marco Billi su richiesta del Pm Antonietta Picardi della procura distrettuale dell’Aquila. La misura cautelare è stata eseguita in provincia di Brindisi, a casa dello studente, dopo il suo rientro nella città di origine.