NORCIA – A causa del sisma, l’area di Norcia si è spostata di 30 centimetri verso Ovest, mentre quella di Montegallo si è mossa di circa 40 centimetri verso Est. È quanto emerge dalle nuove immagini inviate a Terra dai satelliti Cosmo SkyMed e Sentinel 1. I dati preliminari indicano inoltre che il terremoto ha deformato complessivamente una zona estesa 1.100 chilometri quadrati. Lo rileva una nota di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr).
I nuovi dati indicano inoltre «significative deformazioni verticali», di «almeno 60 centimetri» nell’area di Castelluccio e il sollevamento di circa 12 centimetri nell’area di Norcia. Asi e Cnr rilevano infine che «è possibile che gli spostamenti rilevati siano sottostimati anche di un 30%, ma tali effetti saranno corretti grazie alle nuove acquisizioni già previste nei prossimi giorni», quando dovrebbero arrivare anche i dati del satellite radar giapponese Alos 2.
Intanto oggi a Norcia è arrivato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dai cittadini con un applauso. Poche parole, come sua abitudine, ma precise: «Tornerà come prima, ma sarà lunga, ci vorrà tempo».
«Presidente non si dimentichi di noi, che ci è cambiata la vita in un attimo – ha detto un uomo in lacrime -. Abbiamo perso tutto, casa, lavoro…».
«Venerdì il Consiglio dei Ministri approverà un altro Decreto Legge» sul terremoto. La conferma arriva direttamente dal premier Matteo Renzi che nella sua newsletter Enews aggiunge: «Snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia. I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa».
«Le risorse sono già stanziate nel piano pluriennale di legge di bilancio – ha aggiunto parlando a Radio24 – . Già sul 2017 c’è uno spazio di 3 miliardi, diventano 5 o 6 nel 2018. Non c’è uno stanziamento puntuale perché ancora non si sa quanto servirà. Ci sono spazi di azione. Poi se ci sarà bisogno di ulteriori spazi di deficit, metteremo i denari necessari. Al momento non ve n’è la necessità. Il deficit è al livello più basso da dieci anni. Per il Parlamento è fissato al 2,4%, nella nostra bozza al 2,3%».
Fonti del ministero dell’Economia però stimano che nel 2017 le pubbliche amministrazioni centrali e locali spenderanno per la messa in sicurezza del territorio e di edifici pubblici e per la ricostruzione successiva a eventi sismici circa 6 miliardi di euro. Un portavoce del Tesoro sottolinea che oltre alle risorse stanziate con la manovra e con i decreti sul terremoto nel conto della pubblica amministrazione per il 2017 già compaiono spese pubbliche per la ricostruzione e la messa in sicurezza stanziate a seguito di precedenti eventi sismici.
Una sorta di indagine conoscitiva sui crolli legati al terremoto in Valnerina è stata avviata dalla procura di Spoleto, competente per territorio. Nel fascicolo viene ipotizzato il reato di disastro colposo a carico di ignoti. Gli accertamenti, avviati già da qualche tempo, vengono condotti per verificare se ci possano essere state eventuali responsabilità per i crolli che hanno interessato edifici pubblici e privati in vari centri. L’apertura del fascicolo rappresenta una sorta di atto dovuto dopo i crolli delle ultime settimane. Gli inquirenti, compatibilmente con le esigenze dei soccorsi, hanno avviato un censimento degli edifici interessati. L’attenzione è concentrata sulle pratiche di finanziamento per gli interventi relativi ai precedenti terremoti. In particolare per i lavori di ristrutturazione su edifici pubblici e privati. Sugli accertamenti già condotti viene mantenuto il massimo riserbo. Al momento non sarebbero comunque emerse responsabilità.