ROMA – Umberto Eco sulle funzioni della letteratura. Una citazione dell’autore scomparso nel febbraio scorso da analizzare e commentare è una delle tracce proposte ai maturandi 2016 per lo scritto di Italiano. Il brano è tratto da Sulla letteratura, una raccolta di saggi pubblicata da Bompiani nel 2002. Sono oltre 500mila quelli impegnati oggi nella prima prova, comune a tutti gli indirizzi. Possono scegliere fra l’analisi di un testo, la redazione di un articolo di giornale/saggio breve, un tema di argomento storico, un tema di ordine generale. Sei le ore a disposizione per lo svolgimento.
Quattro i titoli per il saggio breve: il primo verte sul rapporto padre e figlio in arte e letteratura. La seconda traccia è un tema economico: «Crescita, sviluppo e progresso sociale. È il Pil misura di tutto?». Il terzo tema s’incentra sul «valore del paesaggio». Infine, ultimo titolo: «l’uomo e l’avventura dello spazio», che prende spunto dalle esperienze dei due astronauti italiani Umberto Guidoni e Samantha Cristoforetti. Il tema di storia è incentrato sulle donne al voto nel 1946.
Il tema di attualità assegnato ai maturandi è incentrato su una citazione di Piero Zanini sul tema del “confine”. In particolare la traccia riguarda: «confini, muri reticolati, costruzione e superamento dei confini, le guerre per i confini».
Le “buste” con le tracce sono state recapitate per via informatica alle scuole. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha annunciato in diretta tv dagli studi di Uno Mattina il secondo codice necessario per decriptarle, il primo era già stato consegnato alle commissioni. Poi è stata pubblicata sui profili social del Miur.
Queste tutte le tracce:
Saggio breve storico politico – Il valore del paesaggio
Vittorio Sgarbi approda alla Maturità. C’è un estratto di un suo discorso, pronunciato in occasione di una manifestazione di commemorazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, tra i documenti a corredo di questa traccia. Tema dominante di tutti i testi proposti è l’intimo legame tra il paesaggio e le vicende storico-culturali del popolo che vi è vissuto.
Saggio breve artistico letterario
Il rapporto padre figlio nelle arti è nella letteratura del Novecento è il tema della traccia dello scritto di italiano relativa alla tipologia del saggio breve artistico letterario. Tra le fonti dalle quali i maturandi possono trarre ispirazione e sostegno c’è l’opera di De Chirico, Il figliol prodigo e quella di Umberto Saba, Mio padre è stato per me l’assassino. Presenti nelle fonti anche Franz Kafka con la sua Lettera al padre e Federico Tozzi, Con gli occhi chiusi.
Commento alla traccia di Eco
Difficilmente si poteva scegliere un brano più comprensivo dell’attualità di quello di Umberto Eco, tratto dalla raccolta di saggi Sulla letteratura edito da Bompiani nel 2002. La domanda a cui risponde il testo è semplice: a cosa serve questo “tema immateriale” che è la letteratura? In questa semplicità c’è tutto. Eco definisce la letteratura come un esercizio collettivo, e qui c’è la modernità dei social network (Twitter, Facebook, Whatsapp, e ora Snapchat) che fanno della condivisione il loro motore. C’è ovviamente l’opera letteraria ma intesa come creazione di identità: per l’italiano sono citati Manzoni, Svevo, Moravia, e per il greco, la Germania, e il russo i rispettivi Omero, Lutero, Puskin. E come non vedere, in questo gioco fra identità e comunità, il problema dell’integrazione? E poi la libertà e il suo desiderio, attraverso cui leggere appunto la tragedia dei profughi e l’immigrazione. Infine, e forse non ultimo per rilevanza, le ragioni dell’interpretazione di un testo. Eco parla di un’eresia critica, quella per cui in un’opera si legge ciò che si vuole. «Non è vero», spiega. C’è sì il gioco dell’interpretazione ma mediata dall’intenzione del testo, dell’autore. Ed ecco venire in mente le polemiche intorno alla pubblicazione de Mein Kampf di Hitler, di cui il professore avrebbe suggerito la lettura “per capire”. Il suo testo risale al 2000. Italo Calvino, che uscì lo scorso anno, scrisse che un classico è chi non esaurisce mai di dirci qualcosa. Così è per Eco.
Saggio di Ambito Storico – Il voto alle donne in Italia
Per la maturità 2016 il Miur ha deciso di sottoporre agli studenti un commento su un anniversario importante per la storia d’Italia: l’allargamento del voto alle donne. Era il marzo 1946 e, per la prima volta, anche nel nostro Paese le donne si poterono recare alle urne in occasione delle elezioni amministrative. Erano solo le prove generali per il grande appuntamento: il referendum del 2 giugno 1946 per scegliere la forma di Stato, tra Repubblica e Monarchia.
Un passaggio storico fondamentale che è stato possibile anche grazie alla battaglia delle prime femministe, nel corso della prima metà del ‘900, e di quelle eroine che parteciparono alla Resistenza sul finire della II guerra mondiale.
Partendo proprio da queste premesse, ai maturandi 2016 è stato chiesto di analizzare il ruolo della donna nella società moderna è la lunga stagione che, da quel momento, è partita per rivendicare la parità dei diritti tra uomini e donne.
Per svolgere la traccia, agli studenti sono stati proposti due brani: il primo di Alda De Céspedes, poetessa e partigiana italo-cubana, tra le prime a denunciare la posizione subalterna delle donna all’interno delle dinamiche sociali; il secondo di Anna Banti, scrittrice toscana che mise al centro di tutta la sua produzione letteraria la condizione femminile, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Tema ordine generale
La traccia di ordine generale, tipologia D, scelta quest’anno dal Miur affronta il concetto di confine. Partendo da un estratto dell’opera “Significati del confine – I limiti naturali, storici e mentali” di Piero Zanini, ai maturandi è chiesto di riflettere sul concetto di confine, muri e reticolati, confini naturali, l’attraversamento dei confini, guerre per i confini e guerre sui confini. La citazione dell’opera di Zanini apre a considerazioni sul significato etimologico-storico-simbolico del concetto di confine dando quindi molti spunti ai maturandi. Nell’estratto si parla anche degli effetti che si ripercuotono sull’individuo che oltrepassa un confine, che esce dal suo spazio familiare.