CHIETI – Una maxi operazione antidroga è scattata alle prime luci dell’alba, nelle province di Chieti, Ascoli Piceno, Macerata, Bari, Ancona, Lucca e Genova. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Chieti, congiuntamente ai colleghi dei Comandi provinciali territorialmente competenti, hanno eseguito, su disposizione del gip del Tribunale dell’Aquila che ha concesso i provvedimenti su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, 32 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti di un’organizzazione criminale. “Conventus”, questo il nome in codice dell’operazione.
Il sodalizio, capeggiato da pregiudicati albanesi trapiantati da anni in Italia, gestiva un’attivita’ di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in tutto il territorio nazionale, con basi operative particolarmente attive tra Abruzzo, Marche e Puglia. A sette di loro e’ stato, inoltre, contestato il reato di crimine organizzato transnazionale. Nel corso dell’attivita’ sono stati sequestrati, complessivamente, una trentina di chili di sostanze stupefacenti.
Delle 32 ordinanze di custodia cautelare, 12 riguardano soggetti ristretti in carcere, 17 ai domiciliari e 3 obblighi di presentazione. I provvedimenti sono stati emessi nei confronti di italiani e stranieri accusati dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e porto e detenzione di armi.
Il gip del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, ha inoltre emesso ulteriori 4 provvedimenti restrittivi a carico di 2 spagnoli e due albanesi, tutti residenti in Spagna, per i quali sono state avviate le procedure per il mandato di arresto europeo. A sette di loro e’ stato inoltre contestato il reato di crimine organizzato transnazionale.
Il sodalizio, e’ stato reso noto nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Chieti dal comandante provinciale dei carabinieri, Salvatore Ronzo, dal comandante del reparto operativo, maggiore Vincenzo Maresca e dal comandante del nucleo investigativo, Emanuele Mazziotti, aveva una gestione di tipo imprenditoriale. Ingenti partite di droga venivano acquistate all’ingrosso e poi smistate in tutta Italia attraverso una rete di contatti e collegamenti con esponenti della criminalita’ abruzzese e marchigiana attraverso il coinvolgimento di cittadini stranieri residenti in Spagna, Bolivia e Albania che utilizzavano sim card intestate a persone inesistenti o acquistate con documenti contraffatti.
Il trasporto della droga avveniva tramite vetture opportunamente modificate. Il prezzo competitivo e l’eccellente qualita’ hanno consentito al sodalizio di gestire il mercato dello spaccio quasi in regime di monopolio, reinvestendo il denaro nell’acquisto di ulteriore stupefacente.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 26 chili di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana), 4 autovetture. E’ stata inoltre monitorata la consegna di circa 2,5 chili di eroina effettuata a favore di una coppia di pregiudicati di origine partenopea, immediatamente dopo arrestata, nel 2011, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, dai carabinieri della Compagnia di Vasto.
Complessivamente, nel corso dell’attivita’ investigativa, sono state 12 le persone arrestate, in flagranza di reato, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre sono state 15, tra cui anche un minore, quelle denunciate a piede libero, a vario titolo, per i medesimi reati. Documentate anche molteplici transazioni internazionali di denaro a favore di personaggi residenti in Bolivia, Spagna e Albania con le quali venivano reinvestiti i capitali provenienti dall’attivita’ illecita per acquistare nuove partite di droga da immettere sul mercato italiano. Restano da catturare 10 soggetti, al momento irreperibili.