ROMA – Il caso Meloni spacca il centrodestra con un Berlusconi costretto a inseguire le parole di Bertolaso per difendere il suo candidato a sindaco per Roma. Ai microfoni di «Radio anch’io», l’ex premier scarica l’alleata e la sua possibile candidatura che piace a Fratelli d’Italia.
«Io stimo moltissimo la Meloni – ha detto l’ex Cavaliere – ma vorrei far notare che una mamma non può dedicarsi a un lavoro che la impegna 14 ore al giorno». Anche se l’esperienza della ministra Prestigiacomo prima e della ministra Lorenzin pochi mesi fa dimostrano che invece lavoro e maternità sono impegni conciliabili, l’ex Cavaliere ha insistito: «Fare il sindaco di Roma vuol dire stare fuori 14 ore al giorno e io non credo proprio che possa essere una scelta giusta».
Posizione che però trova incrinature nel centrodestra dove anche una berlusconiana doc come l’ex ministro Mariastella Gelmini, pur parlando di «parole dette in senso protettivo da Bertolaso, dalle colonne del Corriere della Sera spiega: «La maternità è una cosa bellissima. E non si rinuncia a un figlio per il lavoro o la politica. Certo, io faccio i conti ogni giorno con i sensi di colpa perché devo fare i salti mortali per vedere mia figlia. Successe anche a me. Al ministero non c’era un asilo né niente, ma ho allestito un angolo dell’ufficio ed Emma stava con me».
Centrosinistra più coeso sulla questione. Matteo Renzi, all’uscita da Palazzo Chigi, a chi gli domandava se una madre può fare la sindaca, ha risposto: «Certo, assolutamente sì. Ma spero che vinca Giachetti (il candidato a sindaco di Roma del centrosinistra, ndr». Mentre il ministro Marianna Madia, questa mattina, ha twittato: «La cosa insopportabile è che tutti ti dicono cosa devi fare. Ogni donna è in grado di discernere. Aiutiamoci a essere più libere #Meloni».