L’AQUILA – La Regione Abruzzo “si è fin da subito attivata per superare il disagio causato dalla chiusura per un giorno della mensa universitaria dell’Aquila; ed ora teniamo la situazione sotto controllo, garantendo i pasti agli studenti. Per il futuro, con la nuova dirigenza dell’Azienda, adotteremo sistemi che garantiscano funzionalita’ al servizio”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione, Marinella Sclocco, che ha anche aggiunto “di aver seguito personalmente la vicenda”.
Il disagio e’ stato superato, verificata l’impossibilita’ di prorogare il precedente contratto scaduto il 23 gennaio, grazie a due convenzioni stipulate, secondo le normative vigenti, con due ristoratori proprietari di locali capaci di ospitare almeno 300 studenti. Uno e’ collocato vicino alla caserma Campomizzi, l’altro nel polo di Coppito.
I pasti saranno offerti al prezzo di 5 euro, ripartiti tra studenti a 2 euro e 30 centesimi individuali, e la Regione Abruzzo, per la differenza. Per i poli di Roio, Pile, Conservatorio e Facolta’ di Scienze umanistiche sara’ concessa agli studenti la possibilita’ di monetizzazione della quota, qualora non fruissero del servizio ristorazione, dietro adeguata verifica. Per coloro che hanno la gratuita’ sara’ interamente rimborsata la spettanza pari a euro 2,30.
Intanto, cosi’ come previsto dalle norme, il nuovo direttore dell’Azienda Adsu, Giulia Marchetti, in comando dal Servizio Ispettivo contabile della Regione Abruzzo, ha proceduto all’individuazione di cinque ditte per l’affidamento in cottimo fiduciario del servizio mensa, per 200 mila euro, nelle more della procedura di gara europea, pubblicata in data 26 gennaio, per uno stanziamento di 800 mila euro.
In mattinata era intervenuto sull’argomento il capogruppo di Forza Italia al Comune dell’Aquila, Guido Quintino Liris: “Mentre si discute la Legge per L’Aquila, la popolazione studentesca aquilana viene dimenticata. Quello che era stato paventato e’ puntualmente avvenuto: oggi le mense universitarie sono chiuse e non ci sono certezze per il futuro. I provvedimenti emergenziali e risolutivi di cui si vantano oggi Adsu e Regione sono insufficienti e denotano una poca conoscenza delle esigenze del mondo universitario”.
“I giovani di Azione Universitaria e delle altre sigle studentesche – ricorda ancora Liris – avevano da tempo lanciato l’allarme e chiesto chiarezza: oggi siamo all’amara constatazione che un diritto primario, quello dell’accesso alla mensa, e’ precluso. Segnali del genere continuano ad allontanare gli studenti dall’Aquila, a rendere la nostra citta’ meno appetibile, a renderci piu’ poveri: questa sarebbe la vocazione universitaria del nostro territorio? Qual e’ stata la capacita’ del Comune dell’Aquila di ascoltare e mediare l’esigenza dei propri ragazzi universitari?. Cio’ che e’ accaduto – prosegue il capogruppo azzurro – dimostra quanto L’Aquila non sia centrale nell’agenda politica di D’Alfonso e della sinistra: cio’ che e’ successo per quanto riguarda le mense universitarie (chi vi parla e’ stato per moltissimi anni rappresentante degli studenti) e’ una dimostrazione unica a livello nazionale di incapacita’, incoscienza e disorganizzazione. Cio’ che Forza Italia chiede e’ l’immediata e definitiva soluzione del problema, non e’ accettabile continuare ad andare avanti in termini di proroghe nella gestione di un servizio/diritto cosi’ centrale come quello dell’accesso alla mensa. La citta’ dell’Aquila – conclude Liris – piu’ di altre ha maturato una elevata sensibilita’ nel riconoscere ‘passerelle’ e ‘sceneggiate’: la sinistra non continui ad approfittarsi della pazienza di questo nostro territorio”.