PESCARA – Il lavori nel sottopasso della stazione di Pescara centrale sono iniziati ma sono stati poi sospesi. Qui dovrebbe trovare posto il mercatino dei senegalesi “sfrattato” da un’area esterna. Per ultimare l’opera è necessaria una variante al Piano regolatore Generale ed è su questo che i gruppi di opposizione sono pronti a dare battaglia.
“Pescara in Testa” e “Pescara Futura” presenteranno circa 750 emendamenti su una delibera ritenuta dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Marcello Antonelli, vergognosa, visto che, stando a quanto riferisce Antonelli, il via ai lavori è stato dato da una delibera di Giunta, quando il provvedimento sarebbe dovuto passare in Consiglio, ed ora si cerca di correggere il tiro.
C’è poi l’aspetto dei costi lievitati a dismisura, da 50 mila euro a 200 mila; per non parlare della tracciabilità, visto che non appare chiaro da dove provengono questi fondi e da questo punto di vista è stato inviato un documento al Collegio dei Revisori dei conti. Una volta terminata l’opera non sarà il Comune a gestire il mercato, ma un ente terzo o un’organizzazione che deciderà in piena autonomia chi ha diritto e chi no, ad occupare gli spazi. L’alternativa, secondo lo stesso Antonelli, è favorire un’integrazione degli ambulanti senegalesi all’interno dei tanti mercati rionali in città, come, per altro, sta già avvenendo.