MONTESILVANO – Il Sistema di Protezione dei richiedenti asilo o rifugiati è all’attenzione delle Amministrazioni comunali in questi giorni. In particolare dopo l’ultimatum imposto dalla Prefettura ai comuni del pescarese, per l’ adesione o meno. Tra i primi ad aver aderito c’è Montesilvano.
Ora sono in corso le ricerche dei locali presenti sul territorio, per predisporre un sistema di accoglienza diffuso. Il sistema Sprar, ha affermato il vicesindaco Ottavio De Martinis, consente oltretutto di limitare il numero dei profughi da accogliere ad un massimo di 165 nel triennio 2017/2019 riducendo in maniera sensibile la loro presenza rispetto a quelli attualmente presenti nei due centri di prima accoglienza.
Gli Hotel Ariminum ed Excelsior saranno chiusi nei prossimi giorni. I Centri di prima accoglieza, ha sottolineato ancora De Martinis, si sono rivelati un fallimento in quanto hanno fortemente penalizzato il territorio ed in particolare le attività commerciali e turistiche di Montesilvano. Al contrario con l’attivazione degli Sprar, i profughi o richiedenti asilo saranno alloggiati in strutture non ricettive, ubicate in zone non a vocazione commerciale o turistica e in numero limitato.
Entro il prossimo 6 marzo saranno individuati gli immobili che rispondono ai requisiti richiesti dal bando, ovvero locali con una capacità ricettiva non inferiore a 10 posti anche suddivisibili in più moduli non superiori a 6 posti, e non superiore a 60 posti in moduli da 30 posti. Con l’avviso si prosegue anche nella ricerca di locali di 200 metri quadri ciascuno, dove creare una mensa dei poveri ed un emporio solidale nell’ambito del progetto “Alleanza contro la povertà di Montesilvano”.