POZZALLO – Una trentina di migranti sono morti nel canale di Sicilia, forse per asfissia, in un barcone che è stato soccorso in nottata da una nave della Marina militare. La notizia ha scatenato le reazioni politiche in Italia e in Europa. Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini attraverso Facebook ha accusato Renzi e Alfano: «Altri 30 morti su un barcone. Altri 30 morti sulla coscienza di chi difende Mare Lorum. Fermare le partenze, aiutarli a casa loro, subito! Le camicie di Renzi e Alfano sono sporche di sangue. O no?».
Anche in Europa la strage di migranti ha fatto ricominciare il dibattito sulla gestione dell’emergenza nel mar Mediterraneo. Il presidente designato della Commissione Ue Juncker sta pensando a un commissario ad hoc, ma Cecilia Malmstrom ha precisato che ci si utilizzeranno le «risorse esistenti».
Secondo quanto si è appreso, l’imbarcazione era carica di oltre 600 migranti. Quando la nave «Grecale» l’ha raggiunta, per alcune decine di loro (il numero delle vittime oscillerebbe tra i 27 e i 30) non c’era più niente da fare. Stipati in una parte angusta del barcone, sono morti molto probabilmente per asfissia. Proprio la posizione in cui si trovano i corpi ha impedito il loro immediato recupero: solo un paio di cadaveri sono stati portati a bordo della nave militare, che ora sta scortando il barcone verso il porto di Pozzallo, dove dovrebbe giungere stamattina. Già soccorse invece due donne incinta.
Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, lancia intanto un appello: «Questa -dice Ammatuna- è un’emergenza che non possiamo affrontare da soli. Le due uniche celle frigorifere del cimitero ospitano già i corpi di due profughi, per i quali non è stata disposta la sepoltura».