PESCARA – Tutti vorrebbero sapere modulo e formazione. Ma Cosmi non parla. O almeno non lo dice espressamente. L’allenatore perugino stronca tutti: “Non ve la dirò né ora né mai. Ritengo gli allenatori italiani i più bravi e i più furbi in assoluto, nessuno vuol dare all’avversario il vantaggio di sapere come giocherà la propria squadra, non vedo perché dovrei farlo io. E poi lo faccio per voi: se vi dicessi chi gioca, avreste il pomeriggio libero”.
Scherza Cosmi, si sente a casa. E’ il suo modo di fare e questo alla gente piace. Speriamo che sul campo poi arrivino anche i risultati perché si sa, alla fine sono quelli che contano. Il mister per il resto risponde a tutto, ragiona, spiega, approfondisce. Un piacere per chi lo ascolta: “Le partite vanno capite, dunque sarà il campo a dire se dovremo puntare a non perdere, o se invece potremo aspirare al massimo. Abbiamo dedicato tanto tempo ai colloqui individuali e di gruppo. Avremmo dovuto lavorare molto tempo in più sul campo. Acquisire una solidità difensiva in 4 giorni è utopia. Posso dire però che questa è una squadra che sa giocare a calcio e che ha valori tecnici importantissimi per la categoria. Sul piano fisico è difficile dire a che punto siamo, non abbiamo usato mezzi specifici per un’analisi del genere. Sicuramente la squadra si è bloccata sul piano psicologico e non so perché. Io stimo molto il mio predecessore, e so che è un tecnico che ha esperienza e carattere. Ma non sono pessimista: non potrei esserlo, altrimenti non avrei nemmeno accettato questa proposta”.
Come dicevamo, non è ancora chiaro quale sarà la formazione che scenderà inizialmente in campo ad Avellino, ma Cosmi è stato chiaro: “E’ una rosa che ha tanti giocatori da guizzo offensivo. Magari ne ha meno in grado di masticare la partita, di viverla, di soffrirla”. In terra irpina ci sarà da soffrire e lo si farà verosimilmente con una maggiore compattezza tattica (3-5-2). Ma nel futuro potrebbe essere riproposto l’esperimento visto in settimana contro la Primavera (3-4-2-1): “Sì, l’idea è proprio quella. Valorizzare gli uomini a disposizione. Credo siano adatti a quel sistema di gioco”.
E’ una conferenza stampa molto lunga e i presenti cominciano a fare domande più dirette: “Pelizzoli o Belardi? Non l’ho detto nemmeno a loro se giocheranno o meno, figuratevi se vengo a dirlo a voi. In altri tempi si facevano cose impensabili, come quando feci esordire Gatti con il Perugia. Non lo convocai ma dissi al padre di tenerlo “buono” la sera prima. Negli spogliatoi gli dissi che sarebbe stato titolare e che avrebbe marcato Baggio. Fece una gran partita”. La difesa, con Cosic acciaccato, sembra l’unica certezza: Zuparic, Schiavi e Bocchetti. In mediana Brugman, Bovo e il rientrante Nielsen. Salviato a destra. Ragusa, probabilmente, a sinistra. “I suoi compagni di squadra non si offenderanno, ma io mi sono chiesto cosa ci faccia uno come Ragusa in una categoria del genere, – spiega Cosmi – vedendolo in allenamento, non si capisce l’aspetto in cui possa avere un difetto. Cambio di ruolo? Non so, ma sicuramente per un giocatore è un motivo di vanto sapere che il tecnico può impiegarti in più posizioni”. Attacco: Sforzini titolare, al suo fianco uno tra Cutolo e Caprari, con il primo favorito. Comunque manca poco per svelare tutti gli arcani. Domani si saprà se Cosmi ha avuto ragione o meno.
3-4-2-1 o 3-5-1-1 ? Più verosimile il secondo sistema. Sarebbe infatti un assetto più equilibrato. Centrocampo a tre con due mezze ali di ruolo( BOVO e NIELSEN) e BRUGMAN metodista. Novità sostanziale il rientro del centrocampista danese assente da quattro mesi e mezzo. In attacco, previsto il rilancio di CUTOLO che assumerebbe una posizione più congeniale alle sue caratteristiche, nella terra di nessuno, ovvero da trequartista alle spalle di uno tra MANIERO e SFORZINI. L’altra novità, in realtà relativa, è legata all’impiego di RAGUSA da esterno di centrocampo. Ai margini, dunque, ROSSI col rientrante SALVIATO sul versante opposto. In difesa scelte obbligate: giocheranno ZUPARIC, SCHIAVI e BOCCHETTI. In dubbio COSIC( contrattura alla schiena). Recuperato RIZZO.