PESCARA – Non è tardata ad arrivare la replica di Luciano Moggi alle parole di Zeman: “A Pescara il solito grillo canterino si agita per distrarre l’opinione pubblica dalla sue imprese: si chiama Zeman ed è il mister del Pescara, più noto perla sua lingua che per quello che sa fare in campo dove se non retrocede è sempre invischiato nella lotta. Eppure nelle conferenze stampa prepartita, anziché occuparsi dei suoi disastri e della sua squadra, trova sempre il sistema di parlar male delle persone senza tener conto che il tribunale di Milano ha certificato, con una sentenza, quanto lui sia “bravo”… ad allenare “.
In sostanza Moggi si è risentito per le parole del boemo. Tra i due, ormai è cosa nota, non c’è un bel rapporto, ed ogni occasione sembrerebbe essere buona per punzecchiarsi a vicenda. ZZ, stavolta, aveva parlato per primo dopo aver avuto notizia del ritorno ufficiale nel mondo del calcio di Moggi, suo grande accusatore fin dai tempi precedenti allo scandalo di Calciopoli. “Lui ha detto che usciva dal calcio dieci, quindici anni fa e invece c’è sempre, nonostante le sentenze – punge il boemo -. Non sono per niente sorpreso che sia rientrato nel calcio e in Albania”.