ROMA – Mario Monti non vuole “neanche speculare” sulle conseguenze di un ritiro della fiducia al governo da parte di Silvio Berlusconi, e da Madrid spiega: “Credo che la cosa migliore sia continuare a fare il nostro lavoro con orizzonte 2013 come è stato sempre nei nostri intendimenti e in ciò che il Presidente della Repubblica e il Parlamento ci hanno chiesto”.
Alla domanda su quali potessero essere le conseguenze di un ritiro della fiducia al governo da parte di Berlusconi, Monti si è limitato a rispondere: «Credo che questa domanda debba essere rivolta ad altri, alle forze politiche, ai mercati, ma non a me». E ha aggiunto: «Le minacce di ritirare la fiducia a questo governo non possono essere fatte perché non le vivremmo come una minaccia. Siamo stati richiesti di dare un contributo a un momento difficile di questo paese. Non posso chiamare minaccia qualche cosa che a noi non toglierebbe niente».
“Non ci avevo pensato, ora ci rifletterò” ha poi risposto il premier Mario Monti alla domanda se la nuova salita dello spread fosse dovuta alle dichiarazioni dell’ex premier Silvio Berlusconi sull’intenzione di togliere la fiducia al governo Monti. “L’attuale spread dell’Italia rispetto alla Germania è maggiore di quanto giustificato dai fondamentali del mercato – ha detto il Professore -. Oggi per qualche ragione che mi sfugge è a 350, molto meno dei 575 dell’anno scorso, ma sarebbe ragionevole avere uno spread considerevolmente più basso di questo”.