PESCARA – Ancora incertezza sulla morte del giovane appena maggiorenne di Pescara. Ora sarà il medico legale Sara Sablone ad effettuare l’autopsia sul corpo di Federico Giampietro, trovato morto nella sua camera da letto.
L’esito di questo esame è ritenuto, ovviamente, fondamentale dal Sostituto Procuratore Marina Tommolini che nel frattempo ha già scritto un nome sul registro degli indagati. Si tratta di un 23enne che avrebbe ceduto, illegalmente, a Federico un flacone di metadone trovato sul comodino accanto al corpo.
Non si può ancora affermare con certezza se sia stato il metadone a causare la morte di Federico, naturalmente, ma se fosse così scatterebbe automatica l’ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro reato. Chi conosceva Federico lo ha descritto come un ragazzo ultimamente sempre più introverso, probabilmente affetto da una latente depressione. I genitori avevano anche chiesto un sostegno dagli psicologi del Sert, ma non sono stati loro, evidentemente a fornire il metadone.
Tra le altre ipotesi non si esclude l’assunzione, da parte del giovane, di antidepressivi che possano, in qualche modo, avergli causato la morte. Tutto dipenderà dalla relazione conclusiva della Dottoressa Sablone che già oggi dovrebbe effettuare l’esame autoptico.