PESCARA – Sono ormai passati sette anni. Ora la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila del febbraio 2018 al processo per la morte del calciatore del Livorno Piermario Morosini deceduto durante Pescara-Livorno nel 2012.
Erano stati condannati a otto mesi il medico della Pescara Calcio Enrico Sabatini, difeso dall’avvocato Giuliano Milia, ed il medico del Livorno Manlio Porcellini, difeso dall’avvocato Bruno Rondanini. Un anno la pena per il medico del 118 Vito Molfese difeso dagli avvocati Claudio Gabriele e Alberto Lorenzi.
La Corte ha disposto un nuovo processo presso la Corte d’Appello di Perugia. Gli avvocati Girardi e Rondanina da Livorno hanno fatto sapere che al momento non sono disponibili le motivazioni della sentenza, ma che l’opposizione dei legali dei tre medici, tra i quali anche l’avvocato Alberto Lorenzi di Pescara che segue il dottor Molfese, era stata ampia e verteva sull’intero complesso della sentenza aquilana. Tra queste soprattutto la responsabilità dei medici sull’uso del defibrillatore, il cui uso secondo una perizia avrebbe forse potuto dare qualche chance in più di vita al giocatore del Livorno.