GENOVA – È di sette morti e quattro feriti il bilancio provvisorio dell’incidente avvenuto ieri sera nel porto di Genova. La nave cargo Jolly Nero poco dopo le 23.30 ha urtato e abbattuto la torre Piloti del molo Giano, una struttura in cemento alta oltre 50 metri, forse a causa di un guasto ai motori. È stato recuperato vivo tra le macerie uno dei dispersi (che adesso sono tre): si chiama Maurizio Potenza ed è uno dei piloti del porto. I sommozzatori della guardia costiera hanno trovato tre corpi nell’ascensore della Torre.
I due figli dell’operatore portuale hanno avuto la notizia che il padre era stato trovato vivo mentre si trovavano al porto. A quanto loro riferito dai soccorritori, Potenza «è apparso un po’ malconcio, ma vivo» ed è stato immediatamente trasferito in ospedale. Le vittime finora identificate sono: i militari della guardia costiera Daniele Frantantonio di 30 anni, di Rapallo, e Marco De Candussio, 40 anni, sposato con un figlio di 13 anni. De Candussio è stato per quasi dieci anni alla Guardia Costiera di Lavagna (Genova), di cui cinque come comandante. Era originario di Barga (Lucca). Lo scorso anno ha trasferito la residenza a Savignano sul Rubicone (Cesena). Identificato anche Sergio Basso, 50 anni, di Genova, dipendente della società Rimorchiatori Riuniti con la mansione di ‘torrettista’.
La nave è stata sequestrata e sono state aperte due inchieste: una dalla procura di Genova e un’altra dalla Guardia costiera. Secondo alcune testimonianze il cargo avrebbe avuto un’avaria ai motori, per cui era diventata ingovernabile. È una ipotesi su cui sta indagando la procura. «Ma al momento non siamo in grado di dare una versione ufficiale sull’accaduto», dice il procuratore Michele Di Lecce. Al timone c’era uno dei piloti del porto. Il presidente della Repubblica ha espresso dolore e solidarietà ai familiari. Al Molo Giano intanto si continua a lavorare per liberare la banchina dalle macerie.
Erano da poco passate le 23.30 quando la Jolly Nero della linea Messina, stava lasciando lo scalo diretta a Napoli. Per cause che sono ancora tutte da accertare la poppa della nave ha completamente sbagliato manovra ed è di fatto entrata dentro la Palazzina piloti, dove operano e vivono i piloti della Capitaneria di Porto di Genova. In seguito all’urto, la struttura è crollata seppellendo le 13 persone che si trovavano dentro. Al Molo Giano si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della Torre di controllo del Porto. Le operazioni di ricerca dei dispersi proseguono anche stamani. Delle sette persone disperse, almeno due sono sepolte dalle macerie.
Sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il fondo del porto per tutta la notte, mentre decine di uomini del soccorso lavorano per rimuovere le macerie della torre e delle due palazzine della Capitaneria crollate dopo l’urto. Si opera anche con l’ausilio di un pontone, in condizioni difficili. Dei dispersi, tre sarebbero rimasti imprigionati all’interno dell’ascensore della torre, poi finito o in acqua o sepolto dalla macerie. Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati all’ospedale Galliera di Genova: uno è in prognosi riservata e l’altro in via di miglioramento. Gli altri due sono in condizioni meno gravi. I quattro si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre. L’armatore della nave, Stefano Messina, sconvolto: «Siamo senza parole, e disperati», ha detto Messina.
La Procura di Genova ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Lo ha detto il procuratore capo, Michele Di Lecce. E’ stato interrogato il comandante. «Stiamo ascoltando diverse persone. Ci sono problemi preliminari. L’ipotesi è quella di omicidio colposo contro ignoti», ha detto Di Lecce. Anche la Guardia Costiera ha aperto un’inchiesta sull’incidente. «Vogliamo capire le cause», ha detto il capitano di fregata Filippo Marini, capo ufficio relazioni esterne della Guardia Costiera.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, questa mattina ha avuto un colloquio telefonico con il presidente dell’Autorità portuale di Genova, per fare il punto sulla situazione – riferisce un comunicato – e per informarsi dello svolgimento dei fatti. Si è poi svolta una riunione a Palazzo Chigi con il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Maurizio Lupi, al quale il presidente ha chiesto di recarsi immediatamente a Genova per seguire lo svolgimento delle operazioni. Il governo riferirà oggi alle 16 in Parlamento.