L’AQUILA – Dopo ogni ondata di maltempo, per prassi, occorre quantificare le emergenze e contare i danni. Dati che saranno riversati sul tavolo in un prossimo vertice con la Protezione Civile anche per avere un quadro più dettagliato sui danni complessivi che questa ondata di gelo ha provocato alla Regione.
Danni ancora tutti da quantificare, ad esempio, per il comparto dell’agricoltura, così come emerso stamane in una riunione tecnica su altri temi, quelli legati alle procedure per l’erogazione dei fondi dal Piano di Sviluppo Rurale. Altra emergenza quella legata alla mancata fornitura di energia elettrica e all’erogazione idrica.
Per quanto riguarda la luce quasi seimila le utenze isolate, soprattutto nell’alto chietino, qui grazie all’utilizzo di generatori esterni la situazione si è andata normalizzando. Ancora qualche problema per quel che riguarda l’emergenza idrica a causa di contatori e tubature ghiacciate.
Sul fronte della viabilità l’ultimo dato riguarda alcune strade provinciali, anche qui, tutte concentrate nelle aree interne della Provincia di Chieti, in particolare tra Palmoli e Carunchio, Torrebruna e Schiavi d’Abruzzo e tra Torrebruna e Carunchio, va via via migliorando la percorribilità dei tratti più colpiti dell’Alto Sangro. Complessivamente sono stati 33 i Coc attivati, 19 in Provincia di Pescara; 7 in quella di Chieti, 3 a Teramo e 4 a l’Aquila: “Devo ringraziare i sindaci, soprattutto dei piccoli comuni – ha tenuto a precisare il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso – che si sono attivati tempestivamente, così come le Province che nonostante la mancanza di risorse hanno provveduto ad affrontare l’emergenza, resta da migliorare l’approccio alle problematiche relative alla viabilità, li dove, specie nell’Alto Sangro, si sono create delle criticità importanti. Faremo il punto della situazione al tavolo della Protezione Civile e lo farò personalmente con il Capo della Protezione Civile Curcio.”