
PESCARA – Ormai sta diventando una routine: Pescara ancora sconfitto. L’uno due firmato Radu-Lulic schianta i biancazzurri. Tre punti alla Lazio e situazione sempre più delicata in chiave salvezza per gli adriatici. Ai biancocelesti basta un buon primo tempo e due grandi conclusioni dalla distanza, prima con Radu e poi di Lulic. L’avvio della Lazio era stato però timoroso, anche per l’atteggiamento aggressivo degli avversari. A complicare i piani di Petkovic dopo 5 minuti si ferma Konko, fuori per un problema al ginocchio destro. Al suo posto Pereirinha.
Il Pescara tiene almeno quattro uomini a difesa dell’area, con il rinforzo di un paio di centrocampisti quando la palla è tra i piedi dei laziali. Un muro contro il quale sbattono a turno i tentativi di Floccari (bella rovesciata al 13′, a lato di poco) ed Hernanes (destro alto al 19′). L’altra faccia della medaglia scelta dal tecnico Bergodi è che Celik e, soprattutto, Abbruscato lottano sempre da soli contro un nugolo di maglie celesti. Consumandosi in sfiancanti corse nel tentativo di raggiungere qualche pallone giocabile, ma sempre anticipati. Unica parata di Marchetti su un tiraccio di Abbruscato all’11’.
La diga pescarese a ridosso dei 16 metri però funziona. Allora, visto che con il fioretto della manovra non si passa, i giocatori di Petkovic passano alle armi pesanti. Al 29′ Radu riceve una palla all’indietro da Lulic e scocca un sinistro che impietrisce Pelizzoli, tra i pali al posto di Perin per scelta tecnica. Il romeno festeggia la prima rete in serie A. Sei minuti dopo il missile lo spara Lulic, al termine di un’azione personale. Palla sotto la traversa. Imparabile.
Nella ripresa non cambia granché. Il Pescara insiste con lo stesso atteggiamento rinunciatario. Al 15′ finalmente qualcosa si muove in panchina. Esce Abbruscato per Caprari, scuola Roma e quindi fischiatissimo. Ma è la Lazio ad andare vicino al 3-0, quando Radu lancia Floccari (19′). Questa volta Pelizzoli c’è. Un paio di fiammate pescaresi si consumano in sterili abbozzi di contropiede che non sfociano mai in tiri. Un brivido a Pelizzoli lo procura Dias nel finale, scivolando sull’attacco di Bjarnason che per un attimo gli soffia la palla. Ma il brasiliano è bravo a rientrare e sventare il pericolo. Poi niente più. La partita finisce 2-0.
Comunque Cristiano Bergodi non alza bandiera bianca: “Abbiamo fatto una buona gara, per la prima mezz’ora non abbiamo fatto male. Poi c’è stato questo gran gol di Radu, ma abbiamo comunque continuato a difendere bene e ripartire” ha dichiarato il tecnico ospite. “Arrivati negli ultimi venti metri, facciamo fatica a concretizzare. Non era comunque facile stasera contro una squadra importante come la Lazio. Dobbiamo cercare di salvarci, sono convinto che la lotta sia ancora aperta. Gli applausi? Ho passato tanti anni belli alla Lazio, ho ricordi stupendi di Roma. Ringrazio il pubblico. Ma adesso penso soltanto a salvare il Pescara, a tirare fuori il meglio dalla mia squadra”.
Il tabellino:
LAZIO ( 4-5-1): Marchetti; Konko ( dal 5′ Pereirinha), Cana, Dias, Radu; Ledesma, Candreva ( dal 79′ Ederson), Hernanes, Gonzalez ( dal 65′ Onazi), Lulic; Floccari. All. Petkovic
PESCARA ( 5-3-2): Pelizzoli; Balzano, Zauri, Cosic, Capuano, Bocchetti; Rizzo, Cascione ( dall’87’ Sculli), Bjarnason; Abbruscato ( dal 59′ Caprari), Celik ( dal 70′ Caraglio). All. Bergodi.
Arbitro: Romeo
Marcatori: 28′ Radu, 35′ Lulic