PESCARA – Un ottimo Pescara esce a testa alta da Milano. Alla fine vincono i rossoneri, ma che fatica per la squadra di Montella. Partita incerta fino all’ultimo secondo ma alla fine a portare a casa i tre punti è la squadra lombarda. L’unico rimpianto aver preso gol su una punizione “intelligente” tirata e realizzata da Bonaventura.
Ora i biancazzurri sono stati agganciati dall’Empoli al terz’ultimo posto in classifica. Montella non rinuncia a Niang, febbricitante fino a poche ore dalla partita, e lancia il solito attacco con Suso e Bacca. La sorpresa annunciata alla vigilia è Sosa al posto di Kucka. Il Pescara, invece, è con l’undici previsto, Caprari è il centravanti sostenuto da Benali e Mitrita.
Pronti via ed è il Pescara a fare il Milan: la squadra di Oddo palleggia e tiene molto la palla senza però riuscire a colpire dalle parti di Donnrumma. Montella si affida più alle ripartenze e al lancio lungo e solo nel finale di tempo ha il pieno comando del gioco. Ed è infatti poco prima del 45′ che il Milan ha le occasioni migliori: Bonaventura ha spazio per calciare ma dal limite dell’area trova l’opposizione di Bizzarri. Poco prima l’occasione più clamorosa: cross dalla destra di Suso e testa di Niang che colpisce il palo, quando la palla rimbalza in area Montella chiede il rigore per una trattenuta su Bacca, a cui non è concesso il tap-in e nemmeno il penalty. I replay non chiariscono molto, ma Montella in panchina allarga le braccia e si arrabbia. Il Milan era cresciuto, il Pescara aveva perso un po’ dell’aggressività iniziale: il primo tentativo della partita era stato di Caprari, a lato, approfittando di un errore in disimpegno della difesa rossonera. Poi Mitrita in azione personale impegna Donnarumma che devia in angolo. Il primo tiro in porta rossonero è invece di Bonaventura, Niang spara due volte in curva e Bacca riesce a essere ancora più impreciso e poco concreto: su invito di Suso allunga il destro e appoggia al portiere avversario. La difesa rossonera tiene bene, e De Sciglio in azione offensiva risulta pure pericoloso.
Appena dopo l’intervallo il Milan pesca il jolly. Bonaventura trova una punizione dal limite e si incarica della battuta. Il numero 5 rossonero fa il furbo: calcia rasoterra e quando la barriera salta il pallone passa sotto fino a infilarsi all’angolino alla destra di Bizzarri, per una volta sorpreso. Bonaventura esulta cercando la telecamera con dedica speciale: “Forza Italia” dedicato alle popolazioni colpite dal terremoto. Jack è della provincia di Macerata, zona dell’epicentro del sisma di metà settimana. Ora il Milan è gasato e va subito vicinissimo al raddoppio con Bacca che servito da Niang centra il secondo palo di giornata.
Il Pescara è sfortunato quando Aquilani e Memushaj si scontrano: il primo è costretto a uscire in barella, sostituito dall’altro ex Cristante. Mentre per Montella è tempo di far esordire Pasalic (per Niang non al top). Il tempo, siamo al 18′, è giusto anche per il solito volo di Gigio che salva due volte su Memushaj. Montella sceglie di far entrare anche Kucka al posto del deludente Sosa, uscito tra qualche fischio. Per un po’, intorno alla mezz’ora, si ripete l’inizio di primo tempo: il Milan fatica ma dietro regge e il Pescara palleggia senza affondare nonostante l’ingresso del centravanti Manaj, che trova il gol ma in fuorigioco. Il pubblico si arrabbia per i sette minuti di recupero concessi per la lunga interruzione sul l’uscita di Aquilani: poco altro da segnalare se non un tentativo di Benali con Donnarumma non proprio perfetto. Il grande ex Lapadula, invece, costretto ancora una volta alla panchina.