PESCARA – Come da copione la Juve batte il Pescara. Basterebbe questo per far capire come sia andata la partita. Ai bianconeri non serve lo spettacolo per continuare a primeggiare in Serie A. Basta saperla mettere dentro al momento giusto: stavolta ci sono riusciti Khedira, Mandzukic e persino Hernanes, non Higuain. Il Pescara è avversario tenero, quello giusto per l’esordio di Kean, classe 2000, primo giocatore del nuovo millennio a esordire in Serie A.
Juve con tanti cerotti (Dybala, Barzagli e Pjaca lungodegenti, Pjanic e Benatia tornati acciaccati dalle nazionali, Marchisio e Chiellini convalescenti in panchina) e coppia d’attacco obbligata, Mandzukic e Higuain, Pescara ancora alla ricerca dei primi tre punti sul campo del campionato (unica vittoria, quella a tavolino con il Sassuolo). Allegri non modifica il 3-5-2, dà un turno di riposo a Buffon e lancia Asamoah dal primo minuto, con Hernanes in regia; Oddo si sistema a specchio con tre marcatori e Caprari e Pettinari davanti.
Primo tempo bruttino e con poche emozioni, a parte un colpo di testa di Higuain e un tiro di Hernanes e una clamorosa occasione fallita da Caprari. Dopo nemmeno mezzora i sintomi di un attacco influenzale costringono Lichtsteiner a lasciare il posto a Cuadrado, il colombiano si posiziona a destra e da quella parte nasce il vantaggio bianconero: palla a Khedira che scambia con Mandzukic (bello il colpo di tacco di risposta del croato) e rete del tedesco. Il Pescara può recriminare per l’occasione sprecata dal romano che scappa via a Rugani ma non centra la porta.
Dopo l’intervallo Higuain cerca subito il raddoppio con un gran tiro che si stampa sul palo. La Juve non è ancora brillante però sembra più viva rispetto all’inizio. I ritmi sono bassi e il Pescara gioca con 8 uomini dietro alla linea della palla: difficile riuscire a impensierire i bianconeri così. E anche difficile resistere: dopo meno di 20 minuti Khedira (ancora lui) confeziona un assist di testa per Mandzukic, che firma il 2-0. Oddo manda in campo l’ex (molto amato) Pepe, regalandogli l’applauso dello Stadium quando la partita è già su un binario morto. La chiude definitivamente Hernanes, che con destro da fuori sorprende Bizzarri e poi festeggia con una capriola.
Con il risultato in cassaforte, Allegri regala a Kean, giovanotto originario della Costa d’Avorio ma nato a Vercelli, di entrare nella storia: una decina di minuti scarsi che difficilmente dimenticherà, visto che è la prima in assoluto che gioca con i grandi. Nel finale sussulto d’orgoglio del Pescara, con Evra che salva sulla linea. Biancazzurri ancora sconfitti quindi. E domenica prossima c’è la Roma all’Olimpico.