SULMONA – La crisi fa ancora una vittima. Era ossessionato dall’incessante preoccupazione di non riuscire a far fronte al pagamento di un debito. Questo lo avrebbe indotto, durante la notte, a togliersi la vita. Si chiamava Antonio Di Stanislao, era originario di Prezza. E’ stato trovato morto a bordo della sua auto con un sacchetto in testa. Il ritrovamento del 44enne, assicuratore, è avvenuto questa mattina presto dai carabinieri di Sulmona.
I militari sono stati allertati ieri sera dalla moglie che si era preoccupata non vedendo il marito rientrare a casa. Sono, quindi, scattate le ricerche fino al ritrovamento del cadavere di stamattina alle 4.30, in una stradina non asfaltata ai piedi di monte San Cosimo. L’uomo si era allontanato dalle 18 e la moglie, a cui aveva confidato di trovarsi in una situazione economica delicata con la sua attività, si era da subito preoccupata. Per gli inquirenti si tratta di un suicidio, tanto è che la procura non ha disposto nemmeno l’autopsia e ha riconsegnato la salma ai familiari.
A non far aprire nemmeno le indagini il ritrovamento di un bigliettino sul luogo del suicidio: “Chiedo scusa, ma non riesco più a sostenere questa situazione economica”. Poche parole che non lascerebbero alcun dubbio sulle motivazioni del gesto e sulla crisi economica che non avrebbe risparmiato nemmeno la sua assicurazione di via Papa Giovanni XXIII. Di Stanislao lascia una moglie e un figlio di appena tre anni. Del caso si sta occupando il sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Aura Scarsella.