L’AQUILA – Ancora un’udienza questa mattina all’Aquila riguardante il crollo dell’edificio che sorgeva in via XX Settembre civico 79, dove sono morte nove persone. Gli imputati sono cinque ovvero coloro che, a vario titolo, hanno realizzato un edificio molto vicino al palazzo crollato. Si tratta di Francesco Laurini, Armido Frezza, Diego Scoccia, Pietro Paoloni, Enrico De Cristoforo imputati di omicidio colposo plurimo.
Nell’udienza di oggi sono stati ascoltati i consulenti delle parti civili che hanno sostenuto la tesi accusatoria ovvero della “spinta” durante la devastante scossa del 6 aprile che il nuovo edificio (palazzo Belvedere) avrebbe dato a quello poi crollato. Costoro hanno sostanzialmente dimostrato l’interazione delle due palazzine.
Prima dei consulenti sono stati ascoltati una decina di testimoni sempre di parte civile che hanno rivissuto i momenti contraddistinti da numerosi tremolii (avvertiti nell’abitazione dell’avvocato Maurizio Cora, nel corso di visite di cortesia) durante le fasi di demolizione della vecchia scuola per fare spazio al nuovo edificio. I testimoni (tra cui anche il fidanzato di una delle due figlie dell’avvocato) hanno raccontato delle continue paure della moglie dello stimato legale aquilano, la quale in piu’ circostanze aveva preferito stare fuori casa perche’ si sentiva piu’ sicura. Tra i racconti anche le continue lagnanze delle due figlie dell’avvocato, entrambe studentesse, dovute alla mancanza di concentrazione per i continui rumori provenienti dal cantiere sottostante. L’udienza e’ stata aggiornata a fine maggio data nella quale verranno ascoltati gli ultimi consulenti di parte civile ed i primi testi della difesa.