ROMA – Ancora un guaio per la giunta di Virginia Raggi a Roma. L’Anac «ha ritenuto configurabile il conflitto di interessi» quando Raffaele Marra, direttore del dipartimento Organizzazione e Risorse umane di Roma Capitale, ha nominato a capo della direzione Turismo del fratello Renato Marra. Lo si legge in un comunicato dell’Anac. «Tale situazione, secondo l’Autorità – riferisce una nota – sussiste sia nel caso in cui il dirigente abbia svolto un mero ruolo formale nella procedura, che nell’eventualità di una sua partecipazione diretta all’attività istruttoria». La delibera adottata dall’Autorità è stata trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
La delibera dell’Anac che valuta in conflitto di interessi la nomina di Renato Marra fatta dal fratello Raffaele in qualità di dirigente del personale del Campidoglio, è stata trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, alla struttura comunale competente per l’accertamento dell’eventuale responsabilità disciplinare e alla Procura regionale della Corte dei conti e all’Ispettorato della funzione pubblica per le questioni relative all’inquadramento del dottor Marra nei ruoli della dirigenza di Roma Capitale. Lo si apprende dall’Anac.
«Sto per rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di capo segreteria politica. Poi dovrò parlare con la sindaca, chiaramente io sono dipendente di Roma Capitale, quindi verrò ricollocato» spiega Salvatore Romeo, il capo della segreteria politica della sindaca di Roma Virginia Raggi che ha lasciato l’incarico in seguito alle polemiche interne al M5S dopo l’arresto di Raffaele Marra.
Romeo questa mattina si è recato in Campidoglio per sistemare le sue cose. «Firmerò la fine dell’incarico ex art.90 – aggiunge – Sto vedendo le ultime carte e poi dovrò incontrare la sindaca». La nomina di Romeo, inquadrata ex art. 90 del Tuel, era finita nelle polemiche già nei mesi scorsi per il suo compenso, che poi era stato rivisto al ribasso dopo i rilievi dell’Anac. «Purtroppo ho commesso degli errori di valutazione, in considerazione delle vicende che hanno coinvolto Raffaele Marra, e di questo chiedo scusa a tutti i romani. Voglio però sottolineare la mia assoluta estraneità alle inchieste giudiziarie che attualmente lo riguardano» si legge nella nota. «Faccio un passo indietro per evitare che attaccando la mia persona si possa nuocere allo straordinario lavoro che si sta svolgendo in Campidoglio», aggiunge.