CHIETI – Non tarda ad arrivare la replica della maggioranza in Regione sulla vicenda dell’ospedale di Chieti. Il Gruppo Consiliare in Regione del Pd si dice indignato per la facilità con la quale certa opposizione, riferito al M5S, ricorre agli esposti in Procura, piuttosto che avanzare proposte alla soluzione dei problemi.
Una precisazione dura, soprattutto da parte dell’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci sul famoso documento inviato a Regione ed Asl di Chieti sul Project Financing del nuovo ospedale di Chieti su sollecitazione del M5S.
Camillo D’Alessandro ha parlato di metodo D’Alfonso, ovvero quello di risolvere problemi, e della “lapidazione denuncista” di Forza Italia e M5S che prima sollevano questioni e quando il governo regionale le affronta, non avendo altre capacità, presentano esposti in Procura.
C’è poi la questione dell’ospedale di Chieti sulla quale l’Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) nei giorni scorsi ha chiesto chiarimenti basandosi sulla nota inviata dal consiglieri regionale del M5S. Da una lettura sia della nota grillina che della risposta dell’Anac, si evince che la prima è volutamente tendenziosa e che non tiene conto di aspetti imprescindibili: che, sulla base di una perizia del tribunale del 2011, l’ospedale ha necessità di urgenti interventi per via della vulnerabilità sismica elevata e che, al contrario di quanto sostiene il M5S, la Regione non può ricorrere alla Cassa Depositi e Prestiti e dunque é costretta a ricorrere al Project Financing:
“Mi appare gravissimo – dice Paolucci – che esponenti del Consiglio Regionale non sappiano che la Regione ha zero capacità d’indebitamento, ma fatto ancora più grave che non ritengano necessario, tanto da non inserirlo nella nota all’Anac, un urgente intervento sull’ospedale per via delle sue carenze strutturali”.