PESCARA – Duro colpo per le famiglie rom pescaresi Spinelli e Di Rocco. Alle prime luci del giorno sono stati sequestrati beni immobili e mobili per un valore stimato di 3,2 milioni di euro. Le famiglie finite nel mirino delle forze dell’ordine – dicono gli investigatori – sono dedite alla commissione di reati di varia natura (furti, estorsione, usura, traffico e spaccio di stupefacenti) e proprio in questo modo hanno accumulato ingenti patrimoni immobiliari nel corso degli anni. Per il Fisco, pero’, sono completamente sconosciute.
Gli immobili sequestrati si trovano in via Venna, via Vella e via Aterno, a Pescara. Quello di Montesilvano si trova in via Mosa. Le strutture di Pescara sono riconducibili a Armando Spinelli, anche se sono intestate a familiari cioe’ figli e nipoti, quello di Montesilvano invece e’ riconducibile ad Arcangelo Di Rocco a cui sono stati sequestrati due conti correnti da 50mila euro. Altri 12 conti correnti sono degli Spinelli, per un importo di 152 mila euro. Le auto finite sotto sequestro sono una Tmax, una Smart e una Golf. Per una terza famiglia rom, si e’ arrivati invece alla confisca definitiva, e l’abitazione si trova in via L’Aquila, a Montesilvano.
I nomadi, spiegano i carabineri, non posseggono redditi derivanti da attività lecite (massimo duemila euro) e intestano generalmente a minorenni i beni acquistati con denaro derivante dalla commissione di reati (anche se davanti casa compare il nome del capostipite pluripregiudicato). Consistente la disponibilita’ di denaro dei rom, e lo dimostra il fatto che a seguito di una scrittura relativa a questi immobili sono stati presentati 143 mila euro in contanti. Per evitare di essere scoperti i nomadi, che ormai sanno di essere tenuti d’occhio, aumentano i passaggi di proprieta’ e affinano le tecniche di interposizione degli intestatari, ricorrendo a chi non e’ conosciuto alle forze dell’ordine. Inoltre mantengono un basso profilo e per delinquere raggiungono altre località.