PESCARA – Ventuno anni di reclusione inflitti ad Angelo Ciarelli, il nomade di 39 anni, accusato di aver ucciso con un colpo di pistola, il 2 luglio dello scorso anno, a Pescara, nel cortile del cosiddetto “ferro di cavallo”, Tommaso Cagnetta, 42 anni, pregiudicato. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Chieti che ha condannato l’uomo con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Ciarelli, che si trova rinchiuso in carcere dal mese di luglio 2012, e’ il fratello maggiore di Massimo Ciarelli, il rom accusato di aver ucciso il tifoso del Pescara Domenico Rigante.
L’accusa, rappresentata dal pm di Pescara Valentina D’Agostino, aveva chiesto di procedere per il reato di omicidio doloso e di condannare l’imputato a 28 anni e sei mesi. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Cristiana Valentini, ha ottenuto un risarcimento di 400 mila euro per entrambi i genitori della vittima.