SULMONA – L’omicidio di Giuseppe Colabrese tiene banco. In Liguria continuano le indagini e spuntano altre indiscrezioni sugli sviluppi investigativi. Francesco Del Monaco ora negherebbe di averlo accompagnato alla stazione di Genova. Il supertestimone e amico della vittima avrebbe offerto ai Carabinieri del Comando Provinciale di La Spezia una diversa ricostruzione dei fatti: non avrebbe accompagnato Colabrese il 4 agosto scorso a riprendere il treno.
In sostanza il ragazzo trovato ucciso sarebbe andato da solo alla stazione di Genova per ripartire alla volta dell’Abruzzo, dopo solo 4 giorni di una vacanza bruscamente interrotta. Del Monaco, che è indagato anche per droga in un parallelo fascicolo ha dunque cambiato versione rispetto a quella inizialmente fornita agli investigatori. Un atteggiamento che ha sorpreso non poco la famiglia Colabrese, che denuncia un clima di reticenza attorno al caso. L’impressione è che ci siano ancora persone che sanno e che non parlano.
A questo punto la situazione si fa sempre più intricata. I legali che rappresentano la famiglia ritengono indispensabile chiarire dove abbia dormito Giuseppe nei giorni in cui è stato in Liguria, e perché avesse deciso di recarsi a Genova a riprendere il treno. Diventa pertanto sempre più rilevante il ruolo della casa perquisita ad Arcola, a due passi dal luogo dove è stato trovato il cadavere. Una abitazione di proprietà di alcuni familiari di Del Monaco, dove Giuseppe aveva detto ai familiari che sarebbe stato ospitato, e non a Lerici in una struttura ricettiva, come affermato dal suo amico anche qui in un primo momento.