PESCARA – Troilo ora è in carcere e il suo fascicolo è stato blindato da parte del Pm Silvia Santoro che ha poco gradito la fuga di notizie dei giorni scorsi. In particolare i dettagli dalla ricostruzione fornita dallo stesso Troilo attraverso il suo avvocato. Proprio su questa versione, così contrastante con gli elementi emersi dalla scena del crimine, e sulla quale non si registrano novità o non si ravvisano aspetti contraddittori visto che nell’interrogatorio di garanzia di ieri in ospedale il 32enne ascensorista di Pescara ha fatto scena muta, si fonda il lavoro che su tre fronti stanno svolgendo gli inquirenti.
Oggi verrà fatta l’autopsia sul corpo della povera Jennifer Sterlecchini, la 26enne ferita a morte con una coltellata alla gola nella tarda mattinata di venerdì in Via Acquatorbida, nel quartiere di Fontanelle. L’esame sarà effettuato dal medico legale Ildo Polidoro. A lui il compito di verificare se la natura della ferita mortale sia compatibile con un colpo inferto da altra persona o, come sostiene Troilo, auto inferto.
Il secondo fronte sul quale stanno operando gli investigatori è quello dell’analisi della scena del crimine. Sono attesi in città gli specialisti del Ris che dovranno esaminare a fondo la scena in particolare dovranno studiare le cosiddette traiettorie del sangue sul pavimento e sulle pareti, da queste si può capire molto, dicono gli esperti, sulla dinamica dell’omocidio.
Il terzo fronte, quello dell’investigazione classica, nel quale si stanno concentrando gli uomini del Maggiore Massimiliano Di Pietro, ascoltando parenti e conoscenti sia di Jennifer che di Davide Troilo, soprattutto per verificare se l’accusato fosse avvezzo a comportamenti particolarmente aggressivi, e su questo sarà data molta importanza alla testimonianza della ex moglie di Troilo.