PESCARA – Sono state parole cariche di dolore quelle pronunciate da Laura Lamaletto, al termine del rito funebre alla chiesa di S.Camillo di Villa Raspa di Spoltore, davanti a centinaia di persone accorse per l’ultimo saluto al giovane Alessandro Neri, ucciso con due colpi di pistola lunedì 5 marzo.
Laura cerca aiuto da chiunque possa aiutare e risalire agli autori dell’uccisione di suo figlio: “E’ ufficiale, Ale e’ un angelo. I suoi amici hanno addosso una maglia in cui c’e’ scritto che ‘ci vuole un secondo per ricordarti e una vita per dimenticarti’. Non ti dimenticheremo mai. Ale non e’ morto invano. Vi prego, vi scongiuro non frequentate ambienti che non dovete. Se lui e’ ora in cielo vi proteggera’. Andate sulla retta via. Dovete convertirvi, avete famiglia, figli. Oddio quanti siete’. Ve lo chiedo in ginocchio: aiutatemi a trovare il colpevole. Vi prego, per favore, non fate che mio figlio sia morto invano. Vi chiedo di aiutarmi a trovare chi ha fatto questo a mio figlio. Non ho sete di vendetta, nessuno della nostra famiglia ce l’ha. Vogliamo solo sapere la verita’, e’ giusto che si sappia perche’ ce l’hanno tolto in un modo molto cruento. Ale riposa in pace, ma ha bisogno della verita’ anche lui. Non facciamo cadere il buio e le tenebre intorno ad Ale, la verita’ deve venire fuori. Non piangete la morte di Ale, dovete ridere, come a lui farebbe piacere; non fate che mio figlio muoia una seconda volta”.
Sono, intanto, ancora irrintracciabili lo zio Camillo Lamaletto ed il cugino Gaetano Lamaletto Jr, quest’ultimo, pare, ma non sembrano esserci conferme ufficiali, partito per gli Stati Uniti due giorni prima dell’omicidio. I carabinieri proseguono a tutto campo le indagini, anche se, al momento sembrano due le piste rimaste in piedi, quella della faida familiare, scaturita dopo l’estromissione di Laura e Alessandro dall’azienda vitivinicola “Il feuduccio” di Orsogna, e quella delle cattive frequentazioni di Alessandro, in qualche modo ricordate ieri dalla madre quando si è rivolta agli amici più cari del figlio, esortandoli a riprendere la retta via.
Intanto la prossima settimana dovrebbero tornare gli specialisti del Ris, da Roma, per effettuare dei rilievi all’interno delle due autovetture della famiglia Lamaletto sequestrate nei giorni scorsi, si cercherà principalmente di individuare, se ci sono, compatibilità con le tracce di pneumatico repertate sulla stradina di Fosso Vallelunga che conduce al luogo del ritrovamento del cadavere. Chiarita, anche, la questione riguardante l’assenza del feretro, ieri, nella chiesa per il rito funebre, è così che ha voluto la famiglia in rispetto della consuetudine venezuelana.