ORTONA – Alla fine si è scoperto che Francesco Marfisi aveva già un precedente per violenza sessuale. Il 60enne ieri ha brutalmente ucciso a coltellate prima la sua ex e poi l’amica del cuore della donna, Laura Pezzella, 33 anni. L’uomo aveva avuto quelle noie con la giustizia nel 1985, oltre ad aver collezionato altri precedenti per reati contro il patrimonio e piccole rapine.
Moglie e marito si stavano separando. Sarebbe proprio questa la causa che ha scatenato la furia dell’uomo. I due vivevano già in abitazioni diverse, lei era ospite in casa di un’amica, lui era tornato a vivere con la madre. Marfisi ha raggiunto il condominio dove si trovava la moglie e si è accanito su di lei con ferocia quando è arrivata nell’androne.
La figlia 25enne della coppia era lì, ha provato a opporsi alla furia omicida del padre, ma senza riuscirvi. Non è stata ferita, ma è stata comunque portata in ospedale per accertamenti. I carabinieri hanno fermato Marfisi poco distante dal luogo del primo omicidio, in Via Zara a Ortona: aveva ancora in mano i due coltelli da cucina usati nei due delitti. Marfisi, dipendente di un’azienda che eroga gas, non accettava la fine del matrimonio. Letizia si era anche rivolta a un servizio sul territorio per segnalare di essere vittima di maltrattamenti. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani, recatosi sui luoghi dei due delitti insieme alla Squadra rilievi tecnici del reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Chieti.
E comunque si terrà domani nel carcere di Chieti l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Marfisi, per ora rinchiuso nel carcere di Lanciano. Martedi’ prossimo il medico legale Pietro Falco eseguira’ l’autopsia sulle due salme.