PESCARA – Sono quattro le coltellate infittite a Giandomenico Orlando, 67 anni, il pasticciere ucciso ieri mattina a Pescara nel suo locale di via Puccini. E’ quanto emerso dall’esame autoptico, durato 5 ore, eseguito oggi pomeriggio dal medico legale, Cristian D’Ovidio, su incarico del pm del Tribunale di Pescara, Rosangela Di Stefano. L’autopsia ha stabilito che Orlando e’ morto a causa di un emopneumotorace massivo. L’omicidio di Orlando e’ avvenuto proprio davanti la porta del laboratorio della pasticceria.
Il presunto assassino Giovanni Grieco, 42 anni, sarebbe arrivato sul posto con l’auto, e dopo una breve discussione con la vittima lo avrebbe accoltellato. Poi sarebbe andato via. In base alla ricostruzione del legale della famiglia Orlando, Giuseppe Di Girolamo, i problemi tra il presunto accoltellatore, un buttafuori noto alle forze dell’ordine, e gli Orlando, andavano avanti da quattro o cinque anni e il motivo scatenante sarebbe da ricercare nei presunti rumori creati dalla pasticceria, che infastidivano la madre dell’accoltellatore, che vive sopra all’attivita’.
Grieco e’ stato fermato dai carabinieri a Pinetodopo alcune ore di fuga. Dopo la cattura, il 42enne e’ stato sottoposto ad interrogatorio nei locali della stazione dei carabinieri di Pineto, ma si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Stando a quanto dichiarato dall’avvocato Paolo Marino, il suo assistito si trovava in stato confusionale. Intanto domani alle 9 al carcere “Castrogno” di Teramo e’ prevista la convalida del fermo del presunto omicida. Subito dopo il gip di Teramo, Domenico Canosa, trasmettera’ gli atti alla procura di Pescara.