PESCARA – Resta a Pescara il processo riguardante l’omicidio di Domenico Rigante, il tifoso biancazzurro ucciso con un colpo di pistola la sera del Primo maggio 2012. La Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso della difesa che chiedeva di spostare la sede del processo, a seguito degli scontri avvenuti tra rom e ultra’ al termine della prima udienza. Per l’omicidio sono imputati Massimo Ciarelli, accusato di aver sparato a Rigante; i cugini Luigi, Antonio e Angelo Ciarelli; Domenico Ciarelli, nipote di Massimo Ciarelli.
I cinque devono rispondere di omicidio volontario premeditato e porto abusivo di arma. L’udienza davanti al gup del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea si terra’ il 30 gennaio prossimo. Gli imputati saranno giudicati con il rito abbreviato.