PESCARA – “Noi riteniamo che il fatto possa essere stato accidentale e comunque sicuramente non voluto, ed essendo un fatto non voluto chiediamo che ci sia una derubricazione in omicidio colposo o preterintenzionale perche’ se per Massimo Ciarelli la sentenza sara’ in questo senso ne beneficeranno anche i nostri assistiti”. Lo ha detto ha detto l’avvocato Giancarlo De Marco, legale di fiducia di Domenico Ciarelli, al termine dell’udienza sull’omicidio del tifoso pescarese Domenico Rigante.
“Nel caso in cui – ha proseguito – la Corte dovesse confermare l’ipotesi ritenuta valida in primo grado, noi riteniamo che per i concorrenti la posizione vada completamente distinta in quanto si tratta di un evento non voluto dagli stessi e da loro non posto in essere. Credo, comunque, che la sentenza vada riformata sia per Massimo Ciarelli che per i concorrenti nel reato”.
Per quanto riguarda la testimonianza di ieri di Cosimo Nobile, uno dei capi del tifo organizzato biancazzurro, attualmente detenuto, l’avvocato De Marco crede che “la ritrattazione non sia una questione legata al risarcimento, perche’ – ha continuato il legale – non mi risulta che i Ciarelli siano in grado di pagare alcun risarcimento. Quindi potrebbe essere stata una volonta’ di Cosimo Nobile di dire come sono andate realmente le cose”.
Per quanto riguarda invece l’accusa di tentato omicidio i fatti avvenuti all’esterno dell’abitazione di via Polacchi, l’avvocato De Marco ha detto che i difensori hanno chiesto l’assoluzione perche’ il fatto non sussiste per tutti gli imputati. “Riteniamo che per questo capo di imputazione l’assoluzione possa essere concessa a tutti perche’ – ha sostenuto il difensore – a nostro avviso non c’ e’ stato nessuno tentativo di omicidio all’esterno dell’abitazione”.