L’AQUILA – centinaia di opere pubbliche incompiute solo in Abruzzo. Per la precisione sono 314 quelle presenti sul territorio regionale, ovvero opere progettate, ma non appaltate o non completate o comunque inutilizzabili per una scorretta esecuzione e che rappresentano un grave spreco di risorse pubbliche.
Questa la fotografia scattata dal ‘Libro bianco delle incompiute’ voluto dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Donato Di Matteo, e realizzato dalla sua struttura attraverso le risposte dei comuni contattati. Una descrizione accurata è contenuta nel dossier della Regione Abruzzo articolato in 84 pagine destinate a riassumerele.
Il volume è stato presentato oggi alla stampa, a Pescara, dall’assessore regionale Donato Di Matteo: ” Non lasciamoci spaventare dalla mole del libro – dice l’assessore- poichè le 84 pagine ci dicono molto anche in termini di importanti infrastrutture regionali per realizzare le quali in molti casi occorre solo mettere insieme idee e finanziamenti. Siamo certi – ha aggiunto Di Matteo – che anche da questo libro può ripartire una regione che vuole essere competitiva sotto il profilo, ad esempio, dell’edilizia sanitaria oppure di quella scolastica passando per le opere destinate a potenziare la viabilità interna”.
Su 305 comuni contattati in 132 hanno collaborato rispondendo al questionario loro inviato dall’assessorato: scendendo, poi, nello specifico di un’analisi ancor più territoriale si evince che i comuni col più alto tasso di risposta sono stati quelli della provincia di Pescara viceversa la percentuale più bassa di ” collaborazione” è quella dei comuni dell’aquilano.
” Non c’è una provincia che se la passa meglio delle altre – conclude Di Matteo – il che certamente non è un dato rassicurante. Certamente anche alla luce di questo libro bianco sarà più semplice indirizzare il lavoro dell’assessorato e della giunta affinchè ci si possa riveder presto per sfogliare insieme ben altro libro: quello delle opere realizzate. Nessuna polemica, per concludere all’indirizzo delle precedenti amministrazioni regionali poichè in molti casi più che di assenza di progettualità possiamo parlare di mancanza di fondi”.