PESCASSEROLI – Una banca del seme dell’orso bruno marsicano, valutando con un pool di esperti internazionali la fattibilita’ di un programma di conservation breeding. E’ quanto propone l’on. Gianni Melilla (Sel) che in una interrogazione al ministro dell’Ambiente sottolinea “l’urgenza non piu’ rinviabile” di tutelare questa specie protetta con una “incisiva azione di conservazione”.
Il parlamentare prendo lo spunto dall’ultimo orso, di 4/5 anni, investito e ucciso qualche giorno fa tra Villetta Barrea e Anversa degli Abruzzi, lungo la strada della Valle del Sagittario, ai limiti della zona di protezione esterna del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. “Muore cosi l’ennesimo esemplare di orso bruno marsicano: il fatto – osserva Melilla – e’ molto grave essendo ridotta la popolazione di questi rari plantigradi a circa 60 unita’ ed e’ quindi a rischio la conservazione di questa specie.
Quest’ultimo episodio segnala una progressione preoccupante: se dividiamo infatti l’intervallo temporale, della statistica relativa agli Orsi rinvenuti morti tra il 1971 ed il 2012, in periodi di sette anni, notiamo come ai primi due cicli turbolenti della vita del parco con rispettivamente 22 e 26 decessi, ne sono seguiti altri due dei quali il primo con ‘soli’ 12 morti ed il secondo in ripresa con 17 vittime. L’ultimo che stiamo vivendo (2006-2013), registra una brutta accelerazione con ben 20 perdite di cui quattro nel solo anno 2013”. Il parlamentare di Sel ricorda che “il commissario straordinario del Parco, Giuseppe Rossi, subito dopo l’episodio ha posto all’attenzione delle istituzioni locali e nazionali, il problema della conservazione dell’orso bruno marsicano come grande emergenza sottolineando che il Parco, da solo, non e’ in grado di gestirla”.
Melilla chiede, quindi, al ministro, quali iniziative intenda assumere il governo per sostenere l’azione dell’ente Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise a tutela della conservazione dell’orso bruno marsicano e in particolare se non ritenga necessario adottare in tempi brevi la costituzione di una banca del seme”.