AVEZZANO – Il Servizio di medicina trasfusionale di Avezzano sarebbe a rischio per carenza di organico. Nel Centro, di eccellenza nell’intera regione, transitano 6.500 sacche di sangue l’anno e vengono effettuati – tramite emoderivati – 400 trattamenti di medicina rigenerativa di tessuti ossei.
I servizi di raccolta per il “Trasfusionale” sono stati garantiti dalla buona volontà di sanitari e donatori anche durante la ristrutturazione dei locali del Centro, opera per la cui realizzazione il sindaco Giovanni Di Pangrazio si era battuto, fissando un crono programma con la direzione della Asl e seguendo l’iter fino al taglio del nastro per i nuovi locali, oggi funzionali e accoglienti.
“Ho ricevuto notizie dei problemi e delle gravi conseguenze che incombono sul Servizio di medicina trasfusionale, e ho voluto immediatamente vederci chiaro”, ha sottolineato il sindaco Giovanni Di Pangrazio, incontrando Giuseppe Natale, responsabile del servizio, e le dirigenti Maria Domenica Marcanio, Maria Luisa Tiburzi, Stefania Colafrancesco.
“Il nostro centro trasfusionale è un fiore all’occhiello della nostra Sanità, operatori e volontari hanno fatto sì che funzionasse anche in condizioni precarie e, in passato, anche con un numero ridotto di medici, che si sono spesi senza riserve per garantire un servizio h 24, come è necessario che sia. Oggi questo servizio è a rischio e addirittura si ventila la chiusura per mancanza di personale tecnico e infermieristico. I medici lavorano di concerto con i tecnici, e non può essere diversamente. Le carenze incidono su tutta la catena del Trasfusionale, dai donatori, ai quali vanno garantite le migliori condizioni, ai pazienti, che sono i beneficiari finali, e non possiamo permettere che subiscano danni o disagi per queste carenze. Solleciterò immediatamente i vertici Asl perché si ponga rimedio alla situazione e venga garantito il regolare ed efficiente funzionamento del Centro”. In settimana il Sindaco riceverà a Palazzo di Città il manager Asl Rinaldo Tordera per un confronto sul tema.