PESCARA – Il pronto soccorso dell’ospedale di Pescara torna alla ribalta della cronaca. Domenico Pettinari, vice presidente del Consiglio Regionale ed esponente del Movimento 5 Stelle, ha riportato l’attenzione sulle criticità della struttura. Al grido di “vergogna vergogna”, i cittadini hanno dato man forte a Pettinari: “È arrivato il momento di dire basta. Al Pronto Soccorso di Pescara ci sono attese anche di 3 giorni. In Africa queste cose non accadono. Questo – aggiunge Pettinari – anche perché al Pronto Soccorso mancano almeno dieci medici. La Sanità dipende dalla Regione e quindi chiediamo di non depotenziare gli ospedali minori come Penne e Popoli e la medicina territoriale, questo è quello che accade. Oggi chiediamo le dimissioni del presidente della Regione e dell’assessore Verì. Chi lavora nel pronto soccorso non è messo in condizione di farlo. Si trovano 12 milioni di euro per il ritiro di una squadra di calcio e non fondi per assumere medici e personale sanitario.”
E c’è uno striscione eloquente, srotolato davanti al Pronto Soccorso, in cui si chiedono al Presidente Marsilio e all’assessore Verì di fare un passo indietro visto “la pessima gestione – dice Pettinari – da parte della Regione Abruzzo della sanità”. Tante storie che sono state raccolte dal consigliere pentastellato che definisce il Pronto Soccorso un girone dantesco, attese di ore e ore, situazione critica, pazienti che non ce la fanno più e situazioni che non di rado raggiungono l’irreparabile. Pettinari afferma che i medici sono pochi e fanno fatica a gestire le persone e le emergenze. Occorre, secondo Pettinari, dare incentivi ai medici e assumerne almeno otto”.