AVEZZANO – Dopo il protocollo d’intesa siglato nei mesi scorsi tra Consiglio regionale, Giunta regionale e Comune di Avezzano per la concessione in uso di Palazzo Torlonia, ora l’accordo e’ diventato pienamente operativo: e’ stato infatti siglato il contratto di locazione tra Regione e Comune, che restituisce alla piena fruizione del capoluogo marsicano non solo il palazzo nobiliare, ma anche lo splendido parco annesso.
Prossimita’ territoriale, vicinanza ai cittadini, bene comune reso disponibile alle persone, alle famiglie, alle organizzazioni civiche: oggi sono parole reali, cariche di concretezza, buone pratiche commenta il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio – Palazzo Torlonia (simbolo dell identita’ della Terra dei Marsi e di un sistema socio-economico iniziato 150 anni fa dal prosciugatore del Fucino , evolutosi dalla meta’ del secolo scorso con la riforma fondiaria e i servizi dell Ente Fucino), ora e’ fruibile, godibile, utilizzabile come luogo che raccoglie la storia, l arte, le tradizioni, la cultura, la vita di un popolo (la gens marsa) e il contributo che essa ha dato negli anni all Abruzzo e all Italia. Il Consiglio regionale interviene finanziariamente nell accompagnare la fase di transizione per consolidare la struttura, rendere piu’ funzionali e accessibili i locali, recuperare (anche con la partecipazione economico/scientifica di Organismi professionali) e valorizzare le memorie delle opere esistenti, tutto finalizzato alla promozione progettuale dell area: archivio storico, pinacoteca, allestimento di mostre, organizzazione di conferenze ed eventi particolari; ma anche uffici e servizi per il lavoro, le Scuole, l Universita’.
Una struttura polivalente -continua Di Pangrazio – che reclama la sua importanza nella terra e nella comunita’ di oggi, accanto al polo di servizi per l’ Agricoltura che sta ritrovando il suo insostituibile ruolo nelle politiche agroalimentari, fondiarie e forestali della Regione. Persone, luoghi e cose sono l’insieme che produce cultura. Quelle risorse vengono da oggi riconsegnate alla cooperazione materiale ed intellettuale di professionalita’ diverse ed alla condivisione attiva di servizi per la comunita’ di appartenenza: famiglie, bambini, giovani, anziani ritrovano spazi di socializzazione, di apertura e di relazione con gli altri, facendo rivivere la storia e la splendida natura custodite nel Parco Torlonia, preservate nel tempo ed oggi rese disponibili, messe a disposizione della cittadinanza. E questo il senso del bene comune, attraverso il quale sta cambiando il concetto di governo del territorio, che non e’ piu’ l intervento dall’alto di una classe politica, ma un processo orizzontale di partecipazione”.