PESCARA – Il Palermo sprofonda in un incubo: ultimo posto e retrocessione in Serie C. Il Tribunale federale si è espresso, accogliendo le richieste della Procura federale: i rosanero sono passati dall’illusione della promozione in A al rischio di dover ripartire da due categorie inferiori.
Il club paga al momento le irregolarità contabili della gestione Zamparini, l’ex patron per cui però il deferimento della Procura federale è “inammissibile”, mentre il revisore dei conti Anastasio Morosi viene condannato a cinque anni più preclusione (di fatto, la radiazione).
La Procura federale, che aveva ereditato gli atti dai magistrati palermitani di fronte ai quali Zamparini andrà a processo il 2 luglio, contestava agli ex amministratori del club rosanero ripetuti illeciti amministrativi, in virtù dei quali il Palermo aveva ottenuto le iscrizioni a tre campionati consecutivi, dal 2015 al 2017. Il “quadro descritto emerge in tutta la sua gravità”, scrivono i giudici di primo grado. Entro dieci, massimo quindici giorni si discuterà l’appello.
Cambia tutto ora sul fronte play off: il Consiglio direttivo della Lega Serie B ha deliberato all’ unanimità di accogliere immediatamente la sentenza esecutiva e di procedere con le partite dei playoff con le date programmate lo scorso 29 aprile. Non verranno invece giocati i playout. “Le quattro squadre retrocesse in C sono dunque Foggia, Padova, Carpi (come determinato dal campo), e Palermo (come deciso dalla giustizia sportiva)” si legge nel comunicato. Il Perugia parteciperà ai playoff al posto del Palermo, mentre Venezia e Salernitana sono salve.
I campani però potrebbero prendere il posto del Foggia se venerdì il Collegio di Garanzia accoglierà il ricorso dei pugliesi contro la penalizzazione di 6 punti. La società rossonera chiede una rideterminazione (basterebbe un punto) della sanzione “riducendola nella misura ritenuta di giustizia”. Il Foggia era stato penalizzato (all’inizio di 15 punti, poi via via ridotti) “per avere reimpiegato nell’attività gestionale e sportiva nel corso delle stagioni sportive 2015/2016 e 2016/2017 un importo monetario molto ingente, sia a mezzo di bonifici, sia a mezzo di denaro contante, proventi di attività illecite di evasione e/o elusione fiscale, alcune delle quali integranti anche reato”.