L'AQUILA – Sarà stato il gesto di papa Benedetto XVI, paragonato dai più al “gran rifiuto” di Celetino V, a “sollecitare” la cosa? Di sicuro, questa mattina, con proprio decreto, l'Arcivescovo metropolita dell'Aquila, Giuseppe Molinari, ha costituito la Commissione deputata a provvedere alla ricognizione delle Sacre Reliquie di San Pietro Celestino Papa, attualmente esposte nella Basilica di Collemaggio, benché al di fuori dell'artistico Mausoleo che le ha custodite nei secoli ancora gravemente danneggiato dal terremoto. Ricognizione ritenuta necessaria per fermare il processo di degrado delle Sacre Ossa e per sostituire la maschera di cera in via di consumazione, che ricopre il teschio del Pontefice Santo, con una nuova scientificamente ideata per essere piu' simile al suo volto.
Al termine della Ricognizione le sacre spoglie verranno rivestite di nuovi paramenti, appositamente creati e donati dall'Atelier LAVS di Filippo Sorcinelli, con sede in Santarcangelo di Romagna, il quale in questi anni ha curato la realizzazione di alcune vesti sacre di Papa Benedetto XVI e del prezioso pallio, insegna papale simbolo del Buon Pastore, che il Pontefice stesso depose sull'urna di Celestino, durante la sua affettuosa e solidale visita alla citta' a poche settimane dal disastroso terremoto del 6 aprile 2009, e che in questa occasione sara' collocato direttamente sulle spalle di San Pietro Celestino.
Dopo il completamento di tutte le operazioni conseguenti alla Ricognizione l'urna, con le sacre spoglie, tornerà nella Basilica di Collemaggio nella domenica del prossimo 5 maggio, giorno della solenne celebrazione del 700esimo anniversario della canonizzazione del Papa Santo Celestino V proclamata da papa Clemente V, dopo 17 anni dalla morte, il 5 maggio 1313.